“Una guerra in Libia sarebbe una catastrofe, sarebbe il nostro Vietnam: se Gentiloni e Pinotti vogliono fare i marines, si accomodino pure. Spenderemo i loro stipendi da casta per cose più utili’. Lo ha detto Alessandro Di Battista, deputato M5S, intervenendo in Aula alla Camera dopo l’informativa del ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, sulla Libia. “Per voi – ha attaccato Di Battista, riferendosi a maggioranza e Governo – l’unica soluzione sono le bombe perché le lobby degli armamenti pressano. Per fortuna ci siamo noi in Parlamento contro chi gode quando cade una bomba e se ne fotte dei morti. La guerra produce terrorismo. I partiti che oggi parlano in quest’Aula sono sono gli stessi che hanno sostenuto l’intervento armato che ha consegnato la Libia agli jihadisti”. Per Di Battista “l’unica cosa da fare è rafforzare la sicurezza nazionale aumentando le risorse per le forze di sicurezza perché i cittadini italiani hanno paura. Smettetela di fare affari con i paesi che finanziano i terroristi, noi siamo ancora in guerra in Afghanistan dove nel 2015 spenderemo 1 milione di euro al giorno”. Quindi il deputato pentastellato ha criticato il ministro degli Interni, Angelino Alfano: “Come fa a riconoscere un terrorista se non ha riconosciuto il boss mafioso Croce Napoli quando lo baciò dolcemente sulla guancia”? Alle invettive del deputato del M5S assiste divertito il sottosegretario Ivan Scalfarotto (Pd) e anche a Gentiloni scappa un sorriso: “Il Pd è responsabile del disastro libico” ha aggiunto Di Battista di Manolo Lanaro
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