Mentre gli Stati Uniti devono fare i conti con le resistenze di Boston, la Francia parte col piede giusto. Parigi ha già un piano per le Olimpiadi 2024. Con cifre e dettagli messi nero su bianco: budget da 6 miliardi di euro, di cui appena 180 milioni a carico delle finanze pubbliche. Un progetto low-cost (forse anche troppo per essere realizzabile), ma ambizioso e conveniente. E che diventa un punto di riferimento importante anche per l’Italia e per Roma. Lo studio di opportunità è stato approvato la scorsa settimana dal Comité français du sport international (il Coni transalpino) e sarà presto sulla scrivania del sindaco di Parigi Anne Hidalgo, fin qui sempre molto prudente sulla possibile candidatura.
Ma il rapporto del Cfsi segna un deciso scatto in avanti della Francia. All’insegna della “responsabilità finanziaria”, motto che contraddistingue tutto il documento di circa 40 pagine. Sono soprattutto i numeri a rafforzare la proposta francese. Per ora l’Italia non si è ancora sbilanciata sulle proporzioni del budget: il Comitato per Roma 2020 lo aveva quantificato in 13 miliardi di euro, al Coni sono convinti di poterlo ridurre, forse anche dimezzare. Oltralpe sono già arrivati a quella cifra: per Parigi olimpica servirebbero poco più di 6 miliardi di euro. Per la precisione 3,2 per la parte operativa, strettamente riferita allo svolgimento dei Giochi; altri 3 per gli investimenti in strutture e trasporti. Ma con incidenza praticamente nulla per le casse dello Stato.
Questo è l’aspetto forse più interessante del documento redatto dagli esperti del Cfsi. Il governo conta di coprire le spese interamente con il contributo del Cio (circa due miliardi per il Paese che si aggiudicherà i Giochi) e con finanziamenti privati, in particolare per la costruzione del villaggio olimpico, quantificata in 1,7 miliardi di euro. Così lo Stato dovrebbe sborsare appena il 3% delle risorse necessarie, da investire interamente sull’organizzazione delle Paralimpiadi (con un ritorno importante anche sul piano sociale). Mentre per quel che riguarda le infrastrutture, considerato che la maggior parte di esse era già stata messa in programma e finanziata per i prossimi anni, il costo supplementare per i Giochi sarebbe di appena un miliardo di euro.
Se questo dovesse essere davvero l’investimento finale, il progetto “Paris 2024” sarebbe effettivamente molto conveniente per tutto il Paese. Certo, restano tutti i dubbi del caso sulla fattibilità di un piano tanto “low-cost”, visto che da quando esistono i Giochi i budget iniziali sono sempre stati sforati abbondantemente. Infatti il sindaco di Parigi Anne Hidalgo si mantiene cauta, affermando che “il cuore conta ma conta anche la ragione” e “abbiamo già perso tre volte negli ultimi anni, dobbiamo trarne i giusti insegnamenti e avere consapevolezza dei costi, dando priorità alla sostenibilità”. Un po’ sulla stessa linea delle parole di Ignazio Marino a Roma. Ma un po’ come in Italia, anche in Francia il Comitato olimpico nazionale spinge e tira per la giacca il comune. E diversamente che a Boston, i parigini si dicono in gran parte (più del 75%) favorevoli all’organizzazione dei Giochi, a patto ovviamente di non abbandonarsi a follie. Il governo promette di non farlo. E invece ha intenzione di spendere molto per il comitato di candidatura: addirittura 60 milioni di euro, sei volte di più dell’Italia che ha stanziato un budget di 10 milioni. Soldi freschi per convincere il Cio nella gara di assegnazione, che si concluderà nel 2017. Per questo, in attesa della Germania, Parigi sembra la sfidante più pericolosa per Roma.