Moda e Stile

Burlesque, a Milano la prima scuola d’Italia: “Le due parole ricorrenti sono ‘seduzione’ e ‘gioco’”

“Le mie allieve fanno i lavori più svariati: alcune sono manager altre impiegate, altre infermiere o studentesse” racconta Mitzi Von Wolfgang, la direttrice della scuola. Chi è invece seduto ad osservare gli spettacoli? “Soprattutto donne che si riconoscono in chi, in modo seducente, sexi e misterioso, si toglie i vestiti raccontando una storia"

di Elisa Murgese

Chi lo osserva può definirlo una moda, per i più sofisticati un trend. Per chi sale sul palco, le due parole ricorrenti sono “seduzione” e “gioco”. E i locali dedicati a questa antica arte che si ispira allo spogliarello d’altri tempi si sono moltiplicati anno dopo anno. È il burlesque. Da non confondere con lo striptease, visto che “nel burlesque non è necessario spogliarsi – racconta a FQ Magazine Mitzi Von Wolfgang, la direttrice della Burlesque School Milano – ci sono spettacoli in cui ti togli qualcosa, altri in cui non succede. Lo spogliarello è solo una parte del burlesque, è una scelta”. La Burlesque School Milano si definisce come la prima scuola di burlesque in Italia, fondata nel 2008. “Le mie allieve fanno i lavori più svariati: alcune sono manager altre impiegate, altre infermiere o studentesse” continua Mitzi. Chi è invece seduto ad osservare i loro spettacoli? “Soprattutto donne che si riconoscono in chi, in modo seducente, sexi e misterioso, si toglie i vestiti raccontando una storia”, precisa la direttrice della scuola. Tra le luci soffuse di locali e camerini, c’è chi veste i panni di Marlene Dietrich affiancata da marinarette o donne soldato. Storie diverse da performer a performer. Storie che stanno piano piano conquistando la vita notturna di Milano.

Burlesque, a Milano la prima scuola d’Italia: “Le due parole ricorrenti sono ‘seduzione’ e ‘gioco’”
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