“Bisogna tutelare l’attuale disciplina delle intercettazioni e sono d’accordo con Roberti e Cantone che hanno chiesto di estendere alla corruzione la disciplina più ampia in materia applicata ai processi per mafia”. Così il procuratore capo di Roma, Giuseppe Pignatone, ad un incontro della Cgil. Favorevole la sua opinione sulle “misure del governo per i trattamenti premiali nei confronti dei corrotti che – afferma – collaborano con la giustizia. Speriamo che questa circostanza attenuante possa aiutare” di Manolo Lanaro