Dice di essere innocente e non aver ucciso la moglie, Elena Ceste. Ma Michele Buoninconti resta detenuto. Il Tribunale del Riesame ha respinto la richiesta di scarcerazione dei legali dell’uomo, accusato dell’omicidio e dell’occultamento del cadavere della donna. Le motivazioni della decisione verranno depositate entro cinque giorni.
L’avvocato di Michele Buoninconti, Chiara Girola, aveva presentato ricorso al Tribunale del Riesame di Torino, per chiedere che l’uomo, riavesse la libertà. Il gip che si sta occupando del caso, Giacomo Marson, aveva respinto la richiesta di scarcerazione e in 80 pagine di provvedimento ha sostenuto che Buoninconti ha ammazzato Elena ritenendola una “donna infedele“, “dannosa e pericolosa”, che andava “raddrizzata“.
L’uomo è in custodia cautelare, dal 29 gennaio, nel carcere di Quarto d’Asti ed era stato iscritto nel registro degli indagati poco dopo il ritrovamento dei resti della donna, scoperti il 20 ottobre scorso in un canale che taglia le campagne a un chilometro dalla casa in cui vivevano. Secondo i giudici del Riesame l’omicidio non fu premeditato e si sarebbe quindi trattato di un omicidio d’impeto.