Secondo la procura di Venezia non ci sono elementi sul piano accusatorio per ricondurre ai due parlamentari vicende legate a finanziamenti che invece sarebbero state accertate a livello di 'sistema' a favore della campagna elettorale
La procura di Venezia ha chiesto l’archiviazione per Michele Mognato e Davide Zoggia (nella foto), i due parlamentari del Pd indagati nell’ambito dell’inchiesta Mose relative all’ipotesi di finanziamento illecito dei partiti. Le indagini erano relative ai contributi che l’allora presidente del Consorzio Venezia Nuova, Giovanni Mazzacurati, avrebbe versato nel 2010 a Giorgio Orsoni per la campagna elettorale a sindaco. Depositati gli atti anche per gli indagati che non hanno patteggiato, tra i quali lo stesso Orsoni.
Secondo la procura, non ci sono elementi sul piano accusatorio per ricondurre ai due parlamentari vicende legate a finanziamenti che invece sarebbero state accertate a livello di ‘sistema’ a favore della campagna elettorale. Di contro, sempre per la pubblica accusa, la posizione di Orsoni è quella di beneficiario di fondi dagli ex vertici del Consorzio Venezia Nuova di 550mila euro per la campagna elettorale, di cui oltre 400mila consegnati in nero.
A chiusura delle indagini da parte del pool di magistrati veneziani – i mm Paola Tonini, Stefano Buccini, Stefano Ancillotto coordinati da Nordio – si ora apre la strada che potrebbe portare alla richiesta di rinvio a giudizio di una decina di persone, tra le quali, oltre a Orsoni, e l’ex presidente del Magistrato alle acque Maria Giovanna Piva. Gli altri indagati hanno tutti ruoli minori.