Il ministro Padoan ci ha fatto sapere ieri che è “indignato” per il fax scritto da Antonio Verro nel 2010 a Berlusconi e che sta studiando come intervenire. La stessa indignazione ci era stata comunicata il giorno prima da Matteo Renzi. Padoan e Renzi però non sono due passanti che si indignano al bar e poi tirano avanti senza fare nulla. Oggi stesso, Renzi potrebbe schierare il Pd a favore della cacciata di Verro e Padoan potrebbe intimare al presidente della Rai l’immediata convocazione dell’assemblea con all’ordine del giorno la revoca. La Commissione di Vigilanza Rai, convocata dal presidente M5S Fico, a quel punto si troverebbe la strada spianata: in poche settimane Verro sarebbe allontanato dal fax della Rai.
Il caso Verro è la cartina di tornasole della vera posizione di Renzi sul conflitto di interessi di Berlusconi. Persino la legge Gasparri impone ai consiglieri della Rai “notoria indipendenza di comportamenti”. Se Verro restasse al suo posto, Renzi dovrebbe spiegare perché, dopo aver preso il 40,8%, lascia la Rai in mano a un soggetto al di sotto persino degli standard della legge Gasparri.
Il Fatto Quotidiano, 21 febbraio 2015