Incontro tra il sindaco di Roma e il ministro dell'Interno dopo gli incidenti. Gli incidenti e i danni subiti hanno riacceso l'attenzione e le polemiche sul tema della sicurezza. Il primo cittadino: "Sicurezza non solo di fronte a eventi straordinari, ma nella quotidianità". Il capo della Polizia Alessandro Pansa: "Sono orgoglioso del lavoro svolto da tutti i poliziotti, nessuno escluso"
Alfano promette 500 soldati per Roma, Marino si dice soddisfatto ma punta il dito contro le dichiarazioni del questore Nicolò D’Angelo: “Non faccio morti”. Il caso Feyenoord e i danni subiti da Roma e in particolare dalla “Barcaccia” di Bernini hanno riacceso l’attenzione e le polemiche sul tema della sicurezza. Che per la Capitale sarà ulteriormente potenziata attraverso una legge che riguardi specificamente il tema del contrasto al degrado urbano e il diritto alla vita sicura nelle città italiane.
Il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, durante l’incontro con il sindaco di Roma, Ignazio Marino avvenuto al Viminale dopo gli incidenti causati dai tifosi del Feyenoord. Il ministro ha ribadito come Roma sia una priorità nazionale sul tema della sicurezza e dell’ordine pubblico. Roma è “una priorità nazionale sul tema della sicurezza e dell’ordine pubblico” e per questo “la sicurezza della Capitale sarà ulteriormente potenziata”. Il sindaco ha chiesto al ministro che l’impegno si traduca immediatamente in una strategia condivisa per la Capitale, in modo da aumentare la sicurezza percepita non solo di fronte a eventi straordinari, ma nella quotidianità. “Ho ribadito al ministro che non posso ritenermi soddisfatto da affermazioni come quelle che sono state fatte: non può essere considerato un successo il fatto che non ci siano stati dei morti” ha poi detto Marino commentando le dichiarazioni del questore di Roma.
Al sindaco replica il capo della Polizia Alessandro Pansa: “Sono orgoglioso del lavoro svolto da tutti i poliziotti, nessuno escluso”, ma soprattutto “di quelli che hanno svolto il loro lavoro a Roma durante gli episodi di violenza di cui si sono resi protagonisti i tifosi olandesi”.
“Non ci siamo soffermati su questioni che riguardano singole responsabilità ma abbiamo cercato di volare alto nell’interesse della Capitale e del nostro Paese – ha proseguito Marino -Davvero non abbiamo fatto analisi delle colpe o delle responsabilità ma l’analisi delle soluzioni che devono arrivare immediatamente come ha pienamente concordato anche il ministro”. L’arrivo di 500 militari nella Capitale “non significa che militarizzeremo la città. Verranno liberati da compiti di sorveglianza gli agenti delle forze dell’ordine – spiega – che quindi potranno essere utilizzati sul territorio e soprattutto sulle periferie per aumentare il livello di sicurezza reale e percepita della nostra città”.
Intanto ci sono stata ancora atti vandalici a Roma con protagonisti gli ultrà del Feyenoord. I carabinieri hanno arrestato tre olandesi, due 26enni e un 24enne, di Rotterdam per danneggiamento. I tre, che avevano appena danneggiato e staccato dal marciapiede due insegne stradali e stavano rovesciando un cassonetto, sono stati bloccati dai carabinieri della stazione Roma San Pietro e dai colleghi dell’ottavo Reggimento Mobile Lazio la notte scorsa, in via dei Corridori, a pochi passi da Piazza San Pietro. I tre, sui quali sono ancora in corso accertamenti per capire l’eventuale loro coinvolgimento negli scontri di giovedì scorso, hanno riferito di aver assistito alla partita di calcio dell’Olimpico e di essersi trattenuti a Roma per turismo per ripartire domani. Saranno processati per direttissima.
Intanto la polizia di Rotterdam hanno avviato “una grossissima inchiesta” e darà risultati “molto, molto presto” dice ai microfoni di Radio1, il portavoce della polizia di Rotterdam Roland Ekkers, dopo l’annuncio del via alle indagini in Olanda, aggiungendo che “su quanto successo a Roma è solo la vostra polizia che deve dare spiegazioni. Noi eravamo là in sei, voi con centinaia di agenti”.
“Ieri – ha detto Ekkers – è partita una grossissima inchiesta per identificare gli hooligans che non sono stati arrestati e sono rientrati nel nostro Paese. Stiamo guardando le foto una per una, stiamo controllando i video e qualsiasi altra informazione. Si tratta di documentazione nitida, e siamo sicuri avremo molti dei loro nomi molto, molto presto”. Il portavoce della polizia di Rotterdam Roland Ekkers ha poi aggiunto che i contatti tra la polizia italiana e quella olandese, dal loro punto di vista, sono stati intensi. “Non rilasciamo dichiarazioni sul fatto se siano state comunicazioni o no riguardo la possibilità che hooligans violenti senza biglietto entrassero in Italia”. Ekkers ha infine aggiunto: “Su quanto successo a Roma è solo la vostra polizia che deve dare spiegazioni. Noi eravamo là in sei, voi con centinaia di agenti”.