Il prefetto di Roma ha ritenuto diffamatorio un articolo del nostro giornale che ripercorreva la sua carriera. La risposta della direzione: "Persa occasione di dedicarsi meglio ai problemi che il suo alto ufficio gli imporrebbe"
“Fatti ed episodi diffamatori”. Quindi querela. Il prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro ha deciso di denunciare Il Fatto Quotidiano per l’articolo di Giampiero Calapà dal titolo Pecoraro che carriera, da ‘Bisi’ a Mafia Capitale, pubblicato nell’edizione odierna del nostro giornale. Il pezzo in questione, partendo dagli incidenti pre Roma-Feyenoord, ripercorre tutti i passaggi principali della carriera del prefetto, partendo dalle sue conversazioni con Luigi Bisignani (finite nelle carte dell’inchiesta P4) per arrivare ai tanti problemi di ordine pubblico verificatisi a Roma sotto la sua gestione e che comunque non ne hanno mai messo in discussione la permanenza. Un articolo che Pecoraro ha ritenuto diffamatorio perché riconduce “al Prefetto di Roma fatti ed episodi diffamatori. Il Prefetto stesso – si legge in una nota – ha dato incarico ai propri legali di sporgere querela contro l’autore dell’articolo contenente tali, diffamanti, accuse”.
Ecco la replica della direzione de Il Fatto Quotidiano: “Il prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro, dedicando il suo prezioso tempo a querelare i giornalisti che raccontano le sue gesta, perde l’occasione di dedicarsi meglio ai problemi che il suo alto ufficio gli imporrebbe. L’articolo Pecoraro che carriera, da Bisi a Mafia Capitale pubblicato sull’edizione odierna del Fatto Quotidiano mette insieme fatti, per altro già ben noti ai cittadini romani e non solo. Fatti che implicano le sue circostanziate responsabilità in diverse occasioni – diciamo così – critiche o sfortunate. L’ultima riguarda la gestione della guerriglia degli ultrà olandesi. Purtroppo, per questo e altri strepitosi insuccessi, il prefetto Pecoraro non è mai stato rimosso dal suo incarico, né ha mai sentito il dovere di rassegnare le dimissioni“.