Un bonus annuale di mille euro per chi guadagna fino a 40mila euro lordi e l’eliminazione di tutte le tasse sulla prima casa, da finanziare con un contributo di solidarietà da chiedere ai patrimoni superiori a 500mila euro e con la lotta all’evasione. Sono queste le principali misure contenute nella proposta di legge di iniziativa popolare per la riforma del fisco che la Cisl ha depositato in Cassazione. In pratica, quindi, un’estensione della platea dei beneficiari degli 80 euro del governo Renzi, con l’aggiunta di alcune esenzioni fiscali. “Non possiamo aspettare che l’esecutivo decida di estendere gli ottanta euro, per questo abbiamo preparato questo testo”, commenta il sindacato.

“La proposta deve essere per tutti. Lavoratori autonomi e dipendenti, pensionati e anche incapienti, attraverso un assegno sociale. È una proposta di legge popolare per un fisco più equo – ha sottolineato il segretario generale Annamaria Furlan – il governo in questo campo decide tutto da solo e non vediamo traccia di misure per le fasce deboli”. La proposta prevede anche di azzerare la tassazione sulla prima casa, con l’eccezione di quelle di lusso, e il blocco degli aumenti delle addizionali comunali e regionali e l’introduzione del Naf, nuove assegno familiare, che superi le detrazioni per figli a carico e coniugi. La Cisl ha sei mesi di tempo per raccogliere le cinquantamila firme necessarie per la presentazione del testo al Parlamento, ma l’obiettivo dichiarato è quello di arrivare a un milione.

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