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Jobs act, Damiano (Pd): “Licenziamenti collettivi vera sconfitta, governo ha sentito Confindustria”

“Sul ‘demansionamento‘ abbiamo imposto che al massimo sia una categoria sotto la quale si scende e che la paga rimanga invariata, al dì là dell’indennità di mansione: è ovvio che se da cassiere di banca, divento impiegato non cassiere, non avrò l’indennità del ‘maneggio denaro’, ma questo è già nei contratti di lavoro”. Così Cesare Damiano (Pd), Presidente della Commissione Lavoro della Camera dei Deputati commenta il ‘demansionamento’ contenuto all’interno del Jobs act, voluto da Matteo Renzi. “Una vittoria di Sacconi? Non mi pare, noi abbiamo sconfitto la destra su tantissimi punti, sui licenziamenti collettivi bisogna dirlo onestamente, abbian perso – ammette il deputato del Partito democratico – secondo me è stato un grave errore del Governo e concordo con Landini, sicuramente su questo punto il Governo ha sentito il parere di Confindustria e non quello del Parlamento, ma – precisa Damiano – sull’opting out, (ovvero la possibilità per il datore di lavoro di aggirare il reintegro del lavoratore in caso di licenziamento ingiustificato versandogli un super-indennizzo ndr) il Governo ha sentito il parere della Commissione della Camera, così come sullo scarso rendimento, non ha sentito il parere di Confindustria”  di Manolo Lanaro