Anche l’Italia deve fare riforme importanti per adeguarsi ai cambiamenti. Ma davvero la riforma dell’art. 18 e dello statuto dei lavoratori era indispensabile? Io, che vivo da anni in America, vedo che nel campo sociale è l’America che dovrebbe fare serie riforme per rendere la vita ai lavoratori nel proprio paese più equa e moderna, non l’Italia o l’Europa. Invece Renzi che fa? Copia l’America esattamente in ciò che non è da copiare.
Cerca anche lui di scaricare la colpa sul sistema sociale che ha sperperato troppi soldi. E’ vero, ma non sono mai stati i cittadini a promuovere questi sprechi, sono stati i politici, allo scopo di soddisfare i loro ambigui interessi.
Renzi sa benissimo che la riforma più urgente da fare in Italia sarebbe una buona legge contro la corruzione, la piaga più grave dell’Italia, ma non la fa, e nemmeno ne parla. Perche? Chi glie lo impedisce?
Ieri in America è stata emessa la sentenza di condanna (un anno e un giorno di prigione) contro Maureen McDonnel, moglie dell’ex governatore della Virginia. Anche il marito lo scorso anno è stato condannato a due anni di prigione. Per il momento resteranno liberi dietro il pagamento di una alta cauzione, ma se la sentenza d’appello (tra uno o due anni) confermerà la condanna entreranno entrambi nelle patrie galere. La loro colpa? Due o tre anni fa hanno accettato, in cambio del sostegno del governatore nella promozione di un supplemento dietetico di una fabbrica della Virginia, una lussuosa vacanza pagata e un mutuo di 177.000 dollari. Non appena il giudice distrettuale James R. Spencer ha terminato di leggere la sentenza lei, in lacrime, ha chiesto perdono, e ha dichiarato: “Vostro onore, il mio cuore lacrima (per ciò che ho fatto) sono profondamente amareggiata e pentita”. A noi italiani non può in questa occasione non venire in mente quel caso analogo di un nostro noto parlamentare, e ministro, che, scoperto con le mani nella marmellata, ha dichiarato con tono irato alla stampa: “Vorrei sapere chi si è permesso di pagare al notaio, a mia insaputa, il conto della casa!”.
Nemmeno si vergognano, i nostri politici. E sono sempre tutti solidali fra loro nel difendere le loro malefatte e scaricare tutte le colpe sugli altri.
Queste vergogne trattengono gli investitori dall’estero molto di più che l’art.18, ma Renzi i decreti urgentissimi e il polso di ferro li usa solo contro gli operai e i piccoli imprenditori. Più flessibilità ci vuole! Dice lui, subito scimmiottato da tutti i suoi sodali.
Ma lui che ne sa? Ha mai lavorato in una fabbrica? Ha mai guidato una azienda? No, lui sta solo copiando dal sistema liberista filo-americano. E’ a quello che tutti, nel mondo cosiddetto libero, si devono adeguare oggi. Non perché sia migliore per la gente o per la nazione, è utile oggi al capitalismo becero americano, quindi basta. Non tutti i capitalisti la pensano così nemmeno in America, ma sono la maggioranza, e vincono le elezioni, gli altri si adeguano (pescecane non mangia pescecane).
In Europa la gente ci aveva impiegato un secolo a conquistare un lavoro umano, le ferie e i permessi pagati, le tutele contro i licenziamenti, le spese mediche pagate, la pensione garantita dallo Stato, ecc. Certo, le tasse sono più alte, ma se avessimo sbattuto anche noi in galera i furfanti, invece di chiamarli onorevoli, non avremmo avuto tutto quel debito che ora ci schiaccia e offre la scusa agli opportunisti per dire che bisogna fare riforme che non risolvono i problemi ma li aggravano.
Volete vedere cosa deve fare un lavoratore americano per garantirsi una pensione? La rivista mensile Money appena arrivata in edicola, lo spiega molto bene. In 84 pagine di consigli e “7 Steps to total financial fitness” (7 passi verso la totale salute finanziaria) assicura che ogni problema sarà risolto.
Risolto? Intanto ogni due o tre pagine che sfogli fa capolino la propaganda di qualche banca, o finanziaria, o fondo investimenti che richiama la tua attenzione a non fare errori. Se vuoi diventar ricco, o perlomeno star tranquillo in vecchiaia, devi affidare i soldi a loro (perché loro sono più bravi degli altri). Poi arrivano finalmente, a pagina 50, le tanto agognate istruzioni per l’uso. Sono 15 pagine fitte fitte di istruzioni (ma accompagnate anche da piacevoli illustrazioni) dove il mondo della finanza viene spiegato in tutti i suoi segreti così da consentire praticamente a tutti il modo migliore di investire i propri soldi e raggiungere l’agognato traguardo dei 65 anni con sufficiente risparmio per ritirarsi serenamente.
Bene, direte voi, se c’è la possibilità di diventar ricco seguendo quei consigli, il gioco vale la candela, no?
Non credo! Anche ammesso che qualcuno, molto pochi, ce la facciano davvero, occorre sempre considerare che bisogna accantonare abbastanza denaro per seguire integralmente quella “salute finanziaria” consigliata, e che comunque dovrete impiegare parecchie ore, se non tutto il week-end (ammesso che il vostro lavoro ve lo consenta) a studiare il percorso, studiare le variazioni dei mercati, studiare il risultato delle vostre azioni, studiare come modificarle se occorre, ecc. ecc. Quindi praticamente tutto il vostro tempo libero va a farsi benedire! E per chi non guadagna abbastanza per risparmiare a sufficienza?
Bella domanda! Sono la maggioranza, e dovranno accontentarsi della misera pensione del Social Security (il sistema pensionistico nazionale americano) rapportato a quanto hanno versato, ma solo fino ad un massimo di 2600 dollari circa al mese, in compenso, essendo contributivo, non c’e’ un minimo.
Insomma, il lavoratore medio americano (che non sia uno statale) deve lavorare tante ore alla settimana quanto piace ai suoi capi, non ha (sostanzialmente) permessi pagati né ferie, non ha, se non glie la paga il suo datore di lavoro, (ma sono in forte calo quelli che lo fanno) nemmeno l’assicurazione medica. Un vero paradiso, vero?
Flessibilità ne hanno tanta, diritti molto pochi. Per le discriminazioni bisogna rivolgersi al giudice, perché i sindacalisti ormai sono più rari che le mosche bianche.
Insomma, le mirabolanti riforme di Renzi, Jobs Act in testa, alla fine non ci regalano altro che un sistema di welfare retrogrado simile a quello europeo di cento anni fa.