L'artista ha sollevato al cielo la statuetta decisa dall'Academy per gli abiti del film di Wes Anderson The Grand Budapest Hotel. Un'esperienza che non è nuova per lei già vincitrice per Barry Lyndon, Momenti di gloria e il più recente Maria Antonietta
“Inaspettato, non si sa mai come vanno queste cose, e io per natura non mi aspetto mai niente quindi mi ha sorpreso molto essere stata nominata. Sono molto felice di questa nomination che mi colma di orgoglio, ma il cui valore però va diviso con tutti gli altri che hanno lavorato al film e soprattutto con Wes Anderson”. Così diceva Milena Canonero, prima della notte degli Oscar 2015. Per la quarta volta la costumista ha sollevato al cielo la statuetta decisa dall’Academy per gli abiti del film di Wes Anderson The Grand Budapest Hotel. Un’esperienza che non è nuova per la Canonero, già vincitrice di tre Oscar per i costumi di Barry Lyndon, Momenti di gloria e il più recente Maria Antonietta.
“Grazie all’Academy e grazie Wes – ha detto Canonero dal palco del Dolby Theatre – questo è per te, lo voglio condividere con te. Sei stato di grande ispirazione, sei come un direttore d’orchestra, sei un grande compositore, sei il nostro regista e sei stato il nostro ispiratore. Senza di te non avrei mai potuto farlo. Grazie di quello che hai fatto e per il risultato che hai permesso di ottenere a noi tutti”.
Praticamente unica italiana in gara: “Non bisognerebbe differenziare in questo senso, con la nazionalità, che è relativa, anche se il mio essere italiana porta con sé un bagaglio culturale, sociale, di sensibilità artistica speciale: è la mia eredità, e la porto sempre con me ed è nei miei lavori, ma – aveva detto in una intervista all’Ansa – non siamo superiori agli altri così come non siamo nemmeno inferiori agli altri in quanto italiani e di questo dovremmo essere coscienti tutti“. E dal premier Renzi sono arrivati i compliemti: “E quattro! Congratulazione a Milena Canonero, eleganza, grazia e talento italiano agli Oscar”.