Immaginate di andare a cena fuori partecipando ad un curato banchetto con ricette firmate dallo chef Davide Oldani. Tavoli disposti rigorosamente a ferro di cavallo. Al centro, tre attori e un musicista accompagneranno la vostra cena per tutta la serata. “La vostra vita è un banchetto supremo. I pensieri, le azioni, le emozioni sono tutti ingrediente”. Con queste parole Valentino Infuso, attore e co-autore (insieme a Elisabetta Faleni) dello spettacolo Teatro Cucina introduce il pubblico in sala con un marcato accento napoletano. A dire il vero, sono sei i protagonisti in sala: tre attori, il musicista, il cibo e il pubblico. “In ogni fase dello spettacolo il pubblico assume un ruolo diverso – continua Valentino a ilfattoquotidiano.it – Può trasformarsi in amici d’infanzia, parenti o invitati a un matrimonio gitano”. Non è solo assaporare del buon cibo davanti ad una pièce. “Qui lo spettacolo lo mangi – spiegano gli attori – nel senso che tutto ciò che viene servito, lo penetriamo del contesto drammaturgico, emotivo e sensoriale dell’attore. Allora, quando arriva qualche cosa al pubblico, ha tutto un altro condimento”. Fino alla suggestione finale, che ricorda al pubblico come attorno alla cucina si svolgano alcuni dei principali avvenimenti della vita di una persona. FQ Magazine ha rubato alcune delle scene di questa pièce teatrale in cartellone al Teatro in Polvere di Milano fino al 5 marzo. Uno spettacolo che ha debuttato nel 2001 e conta oltre duemila replica da tutto esaurito.
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