«Mi tornano in mente gli anni del quartiere milanese del Giambellino, i sapori del pancotto con il rosso d’uovo, del riso e prezzemolo che allora non mi piaceva ma che adesso apprezzo moltissimo. Ricordo la cucina semplice di mia nonna che preparava in un’unica pentola il polpettone e la braciola di cavallo e quel sugo stesso veniva poi utilizzato anche come condimento per le orecchiette». «In quegli anni – continua Diego – pensando ai film western mi viene in mente la padella con i fagioli che puntualmente arrivava (e chissà cosa cacchio c’era dentro!) o i cosciotti dei film di cappa e spada che rapivano la mia immaginazione e mi facevano venire una gran fame».
Eh sì, lo stare a tavola anche durante le pause delle riprese di un film, la convivialità, la condivisione di questi piaceri al di là del lavoro, per Diego sono valori imprescindibili e i ricordi volano a Tognazzi e a quella cena rocambolesca con uno speciale panettone a forma di tacchino che viene ricordata spesso e poi a Paolo Villaggio, a Cochi e Renato, alla chitarra che saltava fuori e accompagnava quelle serate.
L’importanza dello stare a tavola e del cibo ha avuto un ruolo centrale nel cinema italiano, e in particolare nella commedia, fin dagli anni Cinquanta. Ce lo ricorda Diego «da Miseria e nobiltà con Totò e la sua celebre scena degli spaghetti, a Un americano a Roma con Sordi alle prese con il maccherone che lo provoca, fino alle osterie di Amarcord, anche se quando si parla di questo argomento tutti pensano a La grande abbuffata di Ferreri». Insomma, c’è tanto da ricordare e il cibo fa da filo conduttore in questo percorso che arriva ai giorni nostri.
È stato quindi inevitabile che Diego, un anno fa, decidesse di aprire un ristorante a Milano che celebrasse questo amore per la buona tavola. E siamo dunque al conto alla rovescia per Expo 2015 «non so se quest’evento sarà Eccezzziunale veramente, c’è una euforia che sta contagiando tutti ed io sono molto attento e curioso di capire cosa succederà. Anche noi del The Meatball Family ci stiamo preparando a quest’appuntamento cercando di ampliarci, aprendo altri punti vendita in giro per Milano dove continueremo a proporre le nostre polpette puntando come sempre sulla tradizione, la qualità del servizio e l’eleganza ed in futuro cercheremo di replicare quest’operazione anche in altre città italiane».
E in questi giorni da Oscar, dopo quello per Mediterraneo, aspettiamo il premio per la miglior polpetta originale.