Le Fiamme Gialle hanno acquisito documenti relativi all'indagine sui rimborsi da parte dei consiglieri regionali liguri. Per ora gli indagati sono 17. Tre esponenti del Carroccio erano stati denunciati lo scorso 21 gennaio
La Guardia di Finanza genovese ha effettuato una perquisizione negli uffici della Lega Nord in Liguria, nell’ambito dell’inchiesta sulle spese pazze in consiglio regionale. Due finanzieri hanno acquisito alcuni atti legati all’indagine della Procura di Genova che vede coinvolti diciassette consiglieri regionali, accusati di peculato per il periodo che va dalla seconda metà del 2010 a tutto il 2012. I politici sotto indagine, di cui due nella legislatura 2005-2010, sono ex esponenti di Italia dei Valori, del Pdl (poi passati a Ncd e gruppo misto), fuoriusciti di Forza Italia e Udeur, oltre a due del Pd e uno dell’Udc.
Le nuove acquisizioni delle Fiamme Gialle sarebbero legate agli interrogatori, avvenuti lo scorso 21 gennaio, di tre consiglieri leghisti, Francesco Bruzzone, Maurizio Torterolo ed Edoardo Rixi, quest’ultimo candidato alla presidenza della Regione. La Gdf è arrivata verso le 10,20 nel palazzo del Consiglio regionale mentre era in corso la seduta dell’assemblea legislativa. Assente il capogruppo Torterolo, è stato avvisato Rixi, che ha lasciato il Consiglio per recarsi negli uffici della Lega Nord al primo piano del palazzo. Tra le spese rimborsate dalla Regione, erano finite negli scontrini diverse trasferte in località turistiche, spesso effettuate durante le feste, e altre di ristorazione, come una cena a base di ostriche in un ristorante di Nizza. Le somme andavano da poche centinaia di euro fino a oltre 10mila euro.
La perquisizione della Gdf nella sede regionale del Carroccio arriva un giorno dopo la condanna a due anni e due mesi per peculato a Maruska Piredda e Stefano Quani, entrambi ex consiglieri Idv, che si è costituita parte civile al processo per “danno all’immagine del partito”. Intanto per Giorgio De Lucchi, Nicolò Scialfa, Marylin Fusco e Giovanni Paladini, tutti ex esponenti del partito, è stato chiesto il rinvio a giudizio.