"Ho scritto a Ilda Boccassini semplicemente perché mi sembrava la cosa giusta e ragiono sempre con la mia testa. Voglio essere sincera... Per me stessa, ma soprattutto per mio marito e i miei figli” dice l'ex showgirl in un’intervista
Sembra che fosse sul punto di vuotare il sacco e raccontare la verità sulle cene eleganti di Arcore, ma forse non sarà lei la prima pentita del caso Ruby ter. “Ho scritto a Ilda Boccassini semplicemente perché mi sembrava la cosa giusta e ragiono sempre con la mia testa. Voglio essere sincera… Per me stessa, ma soprattutto per mio marito e i miei figli” dice Marysthell Polanco in un’intervista al settimanale “Diva e donna”.
L’ex showgirl dominicana, al settimo mese di gravidanza, ora vive a Monthey nella Svizzera francese col marito ed è indagata nell’ambito dell’inchiesta per corruzione in atti giudiziari insieme a una parte delle Olgettine.
“Non ho ancora parlato coi pm; ho letto che avrei già iniziato a collaborare, ma non è così. La Boccassini, qualche settimana fa, mi ha già contattata tramite mail perché voleva ascoltarmi, ma non sono andata in procura perché non ho più un avvocato di cui mi possa veramente fidare. Al momento non posso permettermi un legale; ho deciso di cambiare la persona che mi seguiva prima, anche perché avrei voluto scrivere prima ai magistrati, ma lui non voleva. Non voleva fare quello che gli dicevo…”.
Sulla raccomandata spedita da casa dell’amica Aris Espinoza, Polanco afferma che “lei non c’entra nulla, non c’è alcuna alleanza o fazione fra noi ragazze”. Sulle perquisizioni domiciliari poi spiega: “Non mi hanno perquisita solo perché non ho più una casa a Milano. Ho deciso di restituire l’abitazione a Milano 2 a Berlusconi perché porta solo guai, per me e per lui. Gli ho lasciato tutto, gli ho detto che non mi interessa niente. Qui in Svizzera – conclude – sono serena, tranquilla: ho tagliato i ponti col passato”.
Intanto inquirenti e investigatori hanno proseguito ad analizzare le chat, gli sms e il contenuto dei cellulari sequestrati alle ospiti di villa San Martino in vista della chiusura delle indagini che, salvo un cambio di programma dettato da esigenze istruttorie, dovrebbe avvenire entro l’8 marzo. Infine, la rogatoria in Messico annunciata nei giorni scorsi, dovrebbe partire a ore, passando però dal ministero della Giustizia per l’ultimo ‘timbro’. La Procura ha intenzione di andare a caccia di elementi utili su alcune proprietà riconducibili a Ruby e che si trovano a Playa del Carmen: un ristorante, un pastificio e un paio di palazzine con appartamenti da affittare e dei quali si vuole accertare con quali soldi la marocchina, assieme al suo compagno Luca Risso, sia riuscita ad acquistare.