Sono arrivate in tribunale le cass action contro i due marchi, che dichiarerebbero dati di consumo troppo bassi. Ora i giudici di Torino e Venezia dovranno decidere se accoglierle. È la prima volta in Europa che un'associazione dei consumatori accusa un costruttore automobilistico di truccare i test di omologazione
Pratica commerciale scorretta. È di questo che Altroconsumo accusa Fiat e Volkswagen, promuovendo una class action contro le due case automobilistiche perché hanno dichiarato consumi inferiori a quelli emersi dalle prove effettuate dall’associazione. Non si tratta dunque della discrepanza fra i consumi omologati e quelli reali – cui dovrebbe porre rimedio il nuovo ciclo di omologazione mondiale WLTP nel 2017 – ma di presunti illeciti nella realizzazione del test Nedc. Negli Stati Uniti alcune Case sono già state condannate a risarcire i clienti, ma in Europa è la prima volta che un’associazione dei consumatori accusa i costruttori automobilistici di truccare i test.
Lo scorso autunno Altroconsumo aveva pubblicato i risultati delle sue prove, condotte su una Fiat Panda 1.2 a benzina e su una Volkswagen Golf 1.6 TDI, rilevando differenze del 20-25% nel caso della Panda, e del 50% nel caso della Golf, tra valori dichiarati e valori misurati in laboratorio con la procedura ufficiale. L’associazione dei consumatori aveva allora annunciato la class action depositata in questi giorni, e pubblicizzata su YouTube con il claim “Fai confessare la tua auto“: la citazione contro Fiat al Tribunale di Torino, quella contro Volkswagen al Tribunale di Venezia. Ora i giudici dovranno decidere se accogliere o meno la richiesta dell’associazione dei consumatori, sostenuta nella sua azione anche dall’organizzazione europea Beuc.
“Il danno subito dai consumatori è stato prodotto dall’assenza nell’auto acquistata delle caratteristiche pubblicizzate: l’aver comprato un’auto che si presentava con determinate caratteristiche, di cui invece era priva, rappresenta per i consumatori un danno patrimoniale ingiusto, per i maggiori costi di gestione”, dice l’associazione. “Altroconsumo chiede che Fiat e Volkswagen siano condannate al risarcimento dei danni patiti dai consumatori proprietari dei due modelli di Panda e Golf, così come da qualunque altro consumatore che abbia acquistato in Italia le stesse auto a far data dalla loro immissione in commercio”, della differenza fra consumo misurato da Altroconsumo e consumo dichiarato dalla Casa, per i km effettivamente percorsi. A fronte di una percorrenza di 15.000 km, si tratterebbe di un risarcimento di 240 euro circa per il proprietario della Panda e di 500 euro per quello della Golf.
La deposizione della class action arriva dopo una serie di diffide: Altroconsumo aveva diffidato Fiat e Volkswagen dal perseverare nell’uso dati ritenuti ingannevoli, e dal canto loro le due aziende hanno diffidato l’associazione dal diffondere altre notizie sul dossier perché lede la loro immagine. “Noi tiriamo dritti convinti della bontà delle nostre analisi tecniche e giuridiche, saranno ora il Tribunale di Torino e di Venezia a decidere” ha dichiarato nel comunicato stampa diffuso il 24 febbraio Paolo Martinello, presidente di Altroconsumo.
Il video “Fai confessare la tua auto” con cui Altroconsumo promuove la class action su YouTube