A pranzo dalla zia Cettina, a Catania. O a casa di Laura e Domenico, a Palermo. L’ultima frontiera del turismo “foodie” in Sicilia non sono i ristoranti stellati, ma le cucine domestiche. Una rete di casalinghe e cuochi della domenica, distribuiti per tutta l’isola, che hanno deciso di aprire le porte di casa propria ai turisti che volessero provare «una vera esperienza siciliana». Da prenotare online, tramite il portale Sicilying.com che, letteralmente, vuol dire «fare Sicilia». Anche – e soprattutto – a tavola.
Da Palermo a Brucoli (in provincia di Siracusa), passando per Poggioreale (Trapani), Modica e Catania. Da un versante all’altro della Sicilia, «i padroni di casa cucineranno per voi un tipico menù siciliano – si legge sul sito – Un pranzo genuino, fatto in casa». Se nel Modicano la star della tavola sarà il gelo di mandorle, nel Palermitano a farla da padrone saranno le arancine, le tipiche polpette di riso ripiene di sugo di carne, e le panelle, le famose frittelle di farina di ceci. A Siracusa si mangeranno crispelle di verdure e di ricotta, farfalle con pomodorino di Pachino e «torta della nonna». Le «’nfigghiulate», pane con salsiccia, cipolle e peperoni, saranno l’antipasto del pranzo nel Trapanese, che continuerà con una grigliata di carne, un’insalata di sgombro e i «cuppiteddi», dolci ripieni di ricotta. A concludere il tour gastronomico ci pensano le case di mamma Lavinia e zia Cettina, tutt’e due a Catania. Pasta con le sarde, polpettone, pasta «ca’ muddica» e scacciata con i broccoli. E, come ospitalità impone, vino e caffè sono sempre inclusi.
«Sono tutte famiglie che cucinano benissimo», spiega Silvana Recupero, la «catanesissima» chef che ha selezionato cuoche e cuochi che apriranno le loro case agli avventori. «Faccio questo mestiere da 32 anni, sono passata dalle preparazioni tradizionali alla novelle cuisine e mi sono specializzata in alta cucina», racconta. Lei, oltre che stare dietro ai fornelli, insegna. Ed è proprio durante i suoi corsi che si è accorta che la Sicilia aveva del potenziale non sfruttato: «La passione dei miei allievi mi lascia ogni giorno a bocca aperta. Sono persone straordinarie, che ricordano i piatti della tradizione e hanno addosso tutto il sapere e il sapore casalinghi». «Molti di loro mi dicevano: “Sapessi quant’è brava mia zia”», ricorda. È da questo punto di partenza che i salotti siciliani sono diventati improvvisate sale di ristoranti: «Ci sono molti locali che fanno cucina tradizionale, ma quello che propongono è sempre, in un certo senso, falsato dal business. Lo spirito della sicilianità è un altro. È la convivialità».
«In Sicilia da una zona all’altra le abitudini cambiano tantissimo, era importante costruire una rete che la attraversasse tutta. Per offrire ai turisti la possibilità di assaggiare tanti spicchi di Sicilia», prosegue la chef. Lei è andata a pranzo da tutti: «Ho mangiato con tutti. Il cibo è un aggregante, crea rapporti». L’amore per il viaggio e la trinacria fanno il resto. Per cominciare a godersi i pranzi in famiglia, però, bisogna aspettare ancora qualche giorno: le prenotazioni, sul sito Sicilying.com, partono dall’8 marzo. Con un po’ di sole si mangia meglio.
www.puntarellarossa.it
Piacere quotidiano
Pranzi e cene in famiglia, la nuova frontiera del turismo “foodie” in Sicilia
In tutta l'isola c'è una rete di famiglie che aprono le porte ai turisti. Case selezionate e testate dalla chef Silvana Recupero, e dove i visitatori possono gustare i piatti tipici locali
A pranzo dalla zia Cettina, a Catania. O a casa di Laura e Domenico, a Palermo. L’ultima frontiera del turismo “foodie” in Sicilia non sono i ristoranti stellati, ma le cucine domestiche. Una rete di casalinghe e cuochi della domenica, distribuiti per tutta l’isola, che hanno deciso di aprire le porte di casa propria ai turisti che volessero provare «una vera esperienza siciliana». Da prenotare online, tramite il portale Sicilying.com che, letteralmente, vuol dire «fare Sicilia». Anche – e soprattutto – a tavola.
Da Palermo a Brucoli (in provincia di Siracusa), passando per Poggioreale (Trapani), Modica e Catania. Da un versante all’altro della Sicilia, «i padroni di casa cucineranno per voi un tipico menù siciliano – si legge sul sito – Un pranzo genuino, fatto in casa». Se nel Modicano la star della tavola sarà il gelo di mandorle, nel Palermitano a farla da padrone saranno le arancine, le tipiche polpette di riso ripiene di sugo di carne, e le panelle, le famose frittelle di farina di ceci. A Siracusa si mangeranno crispelle di verdure e di ricotta, farfalle con pomodorino di Pachino e «torta della nonna». Le «’nfigghiulate», pane con salsiccia, cipolle e peperoni, saranno l’antipasto del pranzo nel Trapanese, che continuerà con una grigliata di carne, un’insalata di sgombro e i «cuppiteddi», dolci ripieni di ricotta. A concludere il tour gastronomico ci pensano le case di mamma Lavinia e zia Cettina, tutt’e due a Catania. Pasta con le sarde, polpettone, pasta «ca’ muddica» e scacciata con i broccoli. E, come ospitalità impone, vino e caffè sono sempre inclusi.
«Sono tutte famiglie che cucinano benissimo», spiega Silvana Recupero, la «catanesissima» chef che ha selezionato cuoche e cuochi che apriranno le loro case agli avventori. «Faccio questo mestiere da 32 anni, sono passata dalle preparazioni tradizionali alla novelle cuisine e mi sono specializzata in alta cucina», racconta. Lei, oltre che stare dietro ai fornelli, insegna. Ed è proprio durante i suoi corsi che si è accorta che la Sicilia aveva del potenziale non sfruttato: «La passione dei miei allievi mi lascia ogni giorno a bocca aperta. Sono persone straordinarie, che ricordano i piatti della tradizione e hanno addosso tutto il sapere e il sapore casalinghi». «Molti di loro mi dicevano: “Sapessi quant’è brava mia zia”», ricorda. È da questo punto di partenza che i salotti siciliani sono diventati improvvisate sale di ristoranti: «Ci sono molti locali che fanno cucina tradizionale, ma quello che propongono è sempre, in un certo senso, falsato dal business. Lo spirito della sicilianità è un altro. È la convivialità».
«In Sicilia da una zona all’altra le abitudini cambiano tantissimo, era importante costruire una rete che la attraversasse tutta. Per offrire ai turisti la possibilità di assaggiare tanti spicchi di Sicilia», prosegue la chef. Lei è andata a pranzo da tutti: «Ho mangiato con tutti. Il cibo è un aggregante, crea rapporti». L’amore per il viaggio e la trinacria fanno il resto. Per cominciare a godersi i pranzi in famiglia, però, bisogna aspettare ancora qualche giorno: le prenotazioni, sul sito Sicilying.com, partono dall’8 marzo. Con un po’ di sole si mangia meglio.
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BUONO! Dove mangiano i grandi cuochi
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Ucraina, l’inviato Usa: “Distanze ridotte tra Russia e Kiev”. Zelensky cambia il capo di Stato Maggiore e annuncia il missile Long Neptune: può colpire Mosca
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Israele, terremoto allo Shin Bet: Netanyahu silura il capo Bar e denuncia il suo predecessore
Tel Aviv, 16 mar. (Adnkronos) - Il presidente del partito israeliano Unità Nazionale, Benny Gantz, definisce il licenziamento, da parte del premier Benjamin Netanyahu, del capo dello Shin Bet, Ronen Bar, "un colpo diretto alla sicurezza dello Stato e allo smantellamento dell'unità nella società israeliana per ragioni politiche e personali".
Anche il presidente di Yisrael Beytenu, Avigdor Liberman, condanna la decisione, dichiarando che se il Primo Ministro Netanyahu “avesse combattuto Hamas con la stessa determinazione con cui sta combattendo il capo dello Shin Bet, l'ufficio del Procuratore generale e il sistema giudiziario, l'olocausto del 7 ottobre sarebbe stato impedito”.
Mosca, 16 mar. (Adnkronos) - La Russia ha ripetutamente affermato che non dovrebbero esserci “forze di peacekeeping” della Nato in Ucraina. E se l'Alleanza decidesse di aiutare Kiev in questo modo, significherebbe la guerra. Lo ha affermato su X il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev.
Tel Aviv, 16 mar. (Adnkronos) - Il primo ministro Benjamin Netanyahu ha annunciato la sua intenzione di licenziare il capo dello Shin Bet, Ronen Bar, e di averlo "informato che la prossima settimana presenterà una proposta al governo per porre fine al suo mandato".
In una dichiarazione successiva, Netanyahu ha spiegato: “In ogni momento, ma soprattutto durante una guerra esistenziale come quella che stiamo affrontando, deve esserci piena fiducia tra il primo ministro e il capo dello Shin Bet. "Ma sfortunatamente, la situazione è l'opposto: non ho questa fiducia. Nutro una sfiducia continua nel capo dello Shin Bet, una sfiducia che è solo cresciuta nel tempo".
(Adnkronos) - "Il nemico americano ha lanciato un'aggressione palese contro il nostro Paese nelle ultime ore con oltre 47 attacchi aerei", si legge nella dichiarazione. In risposta, "le Forze Armate hanno condotto un'operazione militare specifica prendendo di mira la portaerei americana USS Harry S. Truman e le sue navi da guerra nel Mar Rosso settentrionale con 18 missili balistici e da crociera e un drone".
"Con l'aiuto di Allah Onnipotente", prosegue la dichiarazione, "le forze armate yemenite continueranno a imporre un blocco navale al nemico israeliano e a vietare alle sue navi di entrare nella zona di operazioni dichiarata finché gli aiuti e i beni di prima necessità non saranno consegnati alla Striscia di Gaza".
Sana'a, 16 mar. (Adnkronos) - Gli Houthi hanno risposto ai bombardamenti americani sullo Yemen attaccando la USS Harry S. Truman nel Mar Rosso con missili balistici e un drone. Lo rivendica il portavoce del gruppo yemenita.
Tel Aviv, 16 mar. (Adnkronos) - La polizia israeliana ha aperto un'indagine sull'ex capo dell'agenzia di sicurezza Shin Bet, Nadav Argaman, dopo che venerdì il primo ministro Benjamin Netanyahu ha presentato una denuncia.
Il premier israeliano ha accusato Argaman di ricatto e reati legati alla legge che riguarda lo Shin Bet, che proibisce ai dipendenti dell'organizzazione di divulgare informazioni ottenute nell'ambito del loro lavoro.
Tel Aviv, 16 mar. (Adnkronos) - Un abitante di Gaza, che stava "tentando di piazzare ordigni esplosivi" nei pressi del corridoio di Netzarim, è stato ucciso. Lo riferisce l'esercito israeliano.