Reportare realizzato da Luca Bertazzoni e da Roberto Pierbattisti in Libia, tra città-Stato e minaccia islamica. Due governi, quello di di Tobruk e quello di Tripoli, si contendono la legittimità. L’uno accusa l’altro di stare dalla parte dell’Isis. Intanto migliaia di persone si accalcano sul confine con la Tunisia per scappare dalle minacce dell’Isis. La maggior parte degli egiziani che fuggono dalla Libia vengono bloccate alla frontiera. Passano solo quelli che hanno un biglietto aereo. Le telecamere immortalano le manganellate delle forze dell’ordine contro gli egiziani che aspettano da giorni l’ingresso in Tunisia. “La Tunisia non ci vuole” – dicono in molti – “ma non possiamo andare verso l’Egitto, finiremmo nelle mani dell’Isis”. Gli esponenti dello Stato Islamico controllano la parte orientale del Paese e si sono spinti fino a Sirte, dove occupano interi quartieri
Mondo - 26 Febbraio 2015
Servizio Pubblico, l’inferno in Libia: in fuga dall’Isis
La Playlist Mondo
- 16:53 - Migranti: Mauri, 'dl flussi disumano, obiettivo Pd è superamento Bossi-Fini'
Roma, 28 nov. (Adnkronos) - “Questo decreto flussi è in realtà l’ennesimo decreto immigrazione ed è disumano come gli altri decreti. Perché ancora una volta il governo e la destra provano a fare propaganda piantando la propria bandiera su un tema delicatissimo come quello dei migranti”. Così il deputato democratico Matteo Mauri, responsabile Sicurezza del Partito Democratico, intervistato sui canali social dei deputati dem.
“L'obiettivo del Partito Democratico - ha aggiunto l’esponente Pd - resta il superamento della Bossi-Fini. E’ l'unico modo per superare questo meccanismo dei flussi del click day. La presidente Meloni aveva detto che non lo condivideva. Noi ci aspettavamo che facesse una proposta di vero cambiamento. Invece, come al solito, non ha fatto assolutamente nulla di utile. L'appello di Elon Musk – ha concluso Mauri - che ha chiesto di mandare via i giudici che non sono allineati con le prese di posizione del governo sembra abbia avuto effetto. Questa destra è abituata a scattare sull’attenti e sbattere i tacchi, l’ha fatto anche questa volta”.
- 16:53 - Aids, infettivologo Antinori: "Stigma allontana persone da test hiv e luoghi cura"
Roma, 28 nov. (Adnkronos Salute) - “Lo stigma nei confronti delle persone con Hiv è tutt’oggi la prima barriera ad ostacolare molte delle azioni di sanità pubblica: esiste, non solo nella società e negli ambienti di lavoro, ma anche nelle strutture sanitarie, come dimostrato purtroppo da un’indagine dell’European Ecdc da poco pubblicata. In molti Paesi europei infatti persiste uno stigma da parte degli operatori sanitari e di coloro che assistono le persone con Hiv, operatori dunque che, evidentemente, hanno pregiudizi e idee non conformi a quella che dovrebbe essere l’idea di un professionista che è, in primo luogo, un portatore di salute. Credo che questa sia una grande battaglia perché lo stigma allontana le persone dal test e dai luoghi di cura, capovolgendo i paradigmi e impedendoci di lavorare”. Con queste parole Andrea Antinori, direttore del dipartimento clinico dell’Istituto nazionale per le Malattie infettive, Spallanzani Irccs di Roma, è intervenuto oggi all’evento ‘Hiv. Dalle parole alle azioni. Insieme per porre fine all’epidemia’ promosso da Gilead Sciences, a Roma.
L’evento che rientra nella campagna ‘Hiv. Ne parliamo?’ ha visto la partecipazione dei rappresentanti della Comunità scientifica, delle associazioni, del terzo settore, delle Istituzioni nazionali e regionali. Durante l’evento è stato presentato il libro bianco ‘Hiv. Le parole per tornare a parlarne’. Allontanare le persone dai luoghi di cura “impedisce - sottolinea lo specialista - alle persone con Hiv di avere una vita regolare, sana e felice e, alle persone a rischio, di avvicinarsi a tutto quello che può servire per evitare che si infettino. I checkpoint sono quindi fondamentali - prosegue - collaboriamo infatti con i due checkpoint di Roma e ci rechiamo lì settimanalmente a fare il nostro lavoro insieme a loro. Sono strutture importanti, perché possono offrire il test ma anche la Prep”, la prevenzione pre esposizione “che si può portare fuori dall’ospedale. Noi lo stiamo facendo, la consegniamo anche fisicamente con questo rapporto di collaborazione con i checkpoint, che sono dei luoghi neutri, più friendly e non medicalizzati, a cui le persone si possono avvicinare. Lo dico pensando sopratutto a chi ha bisogno di prevenzione, che non è malato ma una persona sana, che guarda all’ospedale anche con un certo timore, con paura o con reticenza. I checkpoint possono avvicinare questa popolazione e rendere tutto molto più semplice, libero e naturale”.
La qualità della vita delle persone con Hiv e in terapia “è migliorata per effetto dei farmaci, però esistono ancora molti problemi irrisolti nell’età più avanzata, in cui aumentano le morbidità e le altre patologie - aggiunge Antinori - I nostri pazienti sono dei cronici e la cronicità è un problema a tutti i livelli, non solo per l’Hiv. La qualità della vita può quindi ulteriormente migliorare ma servono interventi molto capillari, servono team multispecialistici che si facciano carico di queste persone perché non serve solo l’infettivologo, ma servono anche assistenti sociali, sanitari e psicologici, per gestire una malattia complessa che non riguarda solo il virus ma riguarda una persona, un’entità molto più alta e complicata”.
- 16:51 - Aids, Calzavara (Milano Check point): "Presidio fondamentale vicino a comunità a rischio"
Roma, 28 nov. (Adnkronos Salute) - “I check point sono un presidio fondamentale sul territorio, che ci permettono di lavorare a stretto contatto con le comunità che sono maggiormente colpite dall’infezione da Hiv o a rischio, spesso ancora marginalizzate e stigmatizzate ancora più fortemente della popolazione generale”. Lo ha detto Daniele Calzavara, coordinatore di Milano Check point Ets, in occasione del lancio di ‘Hiv. Le parole per tornare a parlarne’, il libro bianco che parte da quattro parole chiave - prevenzione, stigma, checkpoint e qualità di vita - per riportare il discorso pubblico sul tema dell’Hiv e passare all’azione, nell’ambito dell’evento, “Hiv. Dalle parole alle azioni. Insieme per porre fine all’epidemia”, organizzato oggi a Roma e promosso da Gilead Sciences con la partecipazione dei rappresentanti della comunità scientifica, delle associazioni, del terzo settore, delle istituzioni nazionali e regionali.
“Si tratta di comunità difficili da raggiungere da parte della sanità pubblica e dai servizi istituzionali. I check point, invece - conclude - pieni di persone appartenenti in modo diretto a queste comunità, permettono un approccio completamente diverso, alla pari, che avvicina le persone e abbatte le barriere, permettendo quindi di fare un lavoro importantissimo, servendo queste comunità e cercando di contribuire alla lotta all’Hiv e alle infezioni sessualmente trasmissibili”.
- 16:50 - Cappellacci (FI): "Italia in prima linea nel contrastare antibiotico-resistenza"
Bari, 28 nov. (Adnkronos Salute) - "L'Italia è uno dei Paesi che sta facendo la sua parte in modo più specifico e incisivo nel contrasto alla antimicrobico-resistenza, vera pandemia del futuro. Peraltro, l'organizzazione dell'evento conclusivo del G7 Salute su questo tema è un segnale importante". Così all'Adnkronos Salute Ugo Cappellacci (FI), presidente della XII Commissione permanente della Camera a margine dell'evento conclusivo del G7 Salute in corso a Bari con un focus su 'Strategie e prospettive per l'antibiotico-resistenza'.
"C'è la consapevolezza di un'emergenza straordinaria che può causare milioni di morti - spiega Cappellacci - In tutto il mondo sono quasi 5 milioni le persone vittime dell'antibiotico resistenza, l'approccio che ha intrapreso il governo è quello corretto, un approccio globale che prevede una strategia coordinata con tutti i paesi d'Europa. In particolare sono in atto campagne di sensibilizzazione ma anche investimenti in ricerca e tutto quello che in qualche modo può combattere la pandemia del futuro- Siamo preoccupati per l'emergenza ma abbastanza ottimisti per la strategia e i rimedi messi in campo dal governo italiano".
- 16:41 - Dl fisco: Boccia, 'concordato emblema di provvedimento sbagliato e ingiusto'
Roma, 28 nov. (Adnkronos) - "Quanto avvenuto ieri è emblematico di come questa maggioranza intenda l’esercizio del potere. Il Dl Fisco che doveva essere una sorta di riforma fiscale di fatto si conferma essere solo un insieme di misure ingiuste, che servono solo a racimolare qualche soldo in più e favoriscono, come sempre, evasori e elusori". Il presidente dei senatori del Pd Francesco Boccia commenta così l’approvazione del Dl Fisco.
"Il concordato contenuto nel testo è il simbolo della concezione che loro hanno dell’uso della leva fiscale. Favori e regali ai furbi, non risorse per più servizi ai cittadini. Il tutto condito da misure che erano veri e propri ‘scambi’ di potere tra le forze di maggioranza, come il noto emendamento sul taglio del canone Rai. Per fortuna il Pd e le opposizioni hanno votato contro la scelta di prendere allo Stato 410 mln per coprirlo. Siamo di fronte ad una destra che invece di investire le poche risorse che abbiamo sulla sanità, come avremmo fatto noi, voleva raccontare di aver diminuito le tasse".
"Una destra che va avanti non per la politica, ma per i numeri. Ieri oltre al canone Rai e alla sanità calabrese, c’è stata anche la questione del cosiddetto payback sulla spesa farmaceutica che ha visto la maggioranza dividersi, con emendamento giusto richiesto da 19 regioni su 20, tranne la Lombardia del leghista Fontana. La verità è questa maggioranza va avanti a fari spenti, provvedimento dopo provvedimento, solo con la logica dello scambio”.
- 16:35 - Farmindustria: "Bene su lotta super batteri, ora alzare tetto spesa farmaceutica"
Bari, 28 nov. (Adnkronos Salute) - "Bene il Governo sul contrasto all'antimicrobico-resistenza che ha previsto nella manovra un finanziamento ad hoc di 100 milioni di euro per quelli prioritari nella lotta alle infezioni resistenti agli antibiotici. Ora però è necessario che venga alzato il tetto della spesa farmaceutica e che non ci siano oneri a carico delle aziende per aumentare i margini della distribuzione. I tempi per farlo ci sono. Ridurre i margini delle imprese e far aumentare il payback, che raggiungerà i 2,3 miliardi, non è sostenibile. Una 'tassa occulta' che arriverà a oltre il 18% del fatturato. Senza interventi correttivi inevitabilmente gli investimenti saranno destinati fuori dall'Italia. Noi chiediamo uno 0,55% in più sul tetto della spesa ospedaliera. Sarebbe un segnale concreto per stabilizzare, il payback del prossimo anno a livello del 2024". Così all'Adnkronos Salute il presidente di Farmindustria Marcello Cattani a margine del panel 'Innovazione e trasferimento tecnologico' nell'ambito dell'evento conclusivo del G7 Salute oggi e domani a Bari con un focus sul contrasto all'antimicrobico-resistenza.
- 16:23 - G7, Gemmato: "Antibiotico-resistenza è criticità, 40 milioni l’anno per contrastarla"
Bari, 28 nov. (Adnkronos Salute) - "L’antimicrobico-resistenza è una minaccia: in Europa si stima che sia responsabile di circa 35.000 decessi all’anno, di cui un terzo solo in Italia (circa 12.000). Le cause di questa emergenza sono numerose e complesse e necessitano un impegno di tutti. Ecco perché il Governo, attraverso il Piano triennale di contrasto all'antimicrobico-resistenza, ha investito 40 milioni di euro l'anno: quindi un investimento strutturale di 120 milioni di euro". Così il sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato nel suo intervento di apertura della seduta plenaria 'Antimicrobico-resistenza: la strada da seguire' nell’ambito dell’evento conclusivo del G7 Salute oggi e domani a Bari. Tema della due giorni, l’urgenza di contrastare l'antibiotico-resistenza.
"Secondo una stima Ocse, fra il 2015 e il 2050 se le attuali tendenze non cambieranno, il trattamento delle infezioni resistenti nei Paesi del G7 comporterà in media una spesa straordinaria, ogni anno, di circa 7 milioni di giorni di degenza ospedaliera in più – ricorda Gemmato - e l’Italia contribuirà a questo calcolo con circa 1,3 milioni di giorni di degenza ospedaliera in più ogni anno. Vi è la necessità di investire in ricerca su nuovi antibiotici così come la ricerca va avanti per altre patologie ritenute invincibili".
Per il sottosegretario alla Salute il tema centrale resta quello degli incentivi. "Segnalo l’ingresso per la prima volta dell’Italia a livello internazionale nel sistema strutturale di incentivi per favorire lo sviluppo di nuovi antibiotici attraverso i 21 milioni per il finanziamento della partnership globale no profit CarbX. In questo modo promuoviamo gli incentivi push per incoraggiare gli investitori privati ad allocare risorse nella fase di ricerca di nuovi antibatterici".
"Le cause dell’antibiotico-resistenza sono numerose e complesse e necessitano un impegno di tutti. Ecco perché a livello nazionale con le misure in Legge di Bilancio 2025 il Governo intende destinare fino a 100 milioni di euro del Fondo farmaci innovativi per lo sviluppo di agenti antinfettivi per infezioni da germi multi-resistenti".
"Il 50% del consumo di antibiotici in Italia è nella filiera zootecnica e dobbiamo essere fieri che tale utilizzo, contrariamente al settore umano, è in sensibile riduzione (oltre il 46% rispetto al 2016) e questo grazie ad un rigoroso sistema di tracciatura dei medicinali reso possibile dalla ricetta elettronica veterinaria e all’applicazione di precise stewardship previste dal Piano nazionale di contrasto all’antibiotico-resistenza (Pncar), sul quale non a caso abbiamo destinato un finanziamento di 40 milioni di euro annui, 120 milioni totali".
"La strategia veterinaria di contrasto all’antibiotico-resistenza è ad oggi tra le più all’avanguardia. Basti pensare che grazie al sistema informativo Classyfarm siamo in grado di classificare gli allevamenti sulla base del rischio di sviluppo e diffusione di resistenza agli antibiotici – sottolinea Gemmato - premiando gli allevatori virtuosi con un fondo annuale di 376 milioni nell’ambito della Politica agricola comune (Pac 2023-2027)".
È "importante anche parlare delle buone pratiche" e "soprattutto ringraziare chi ne è fautore, ovvero i medici veterinari che svolgono un lavoro eccezionale di sorveglianza e prevenzione, nel nostro Sistema sanitario nazionale pubblico come in quello produttivo. Nessun Governo prima del Governo Meloni aveva investito in antibiotico resistenza con incentivi push and pull. Tuttavia, accanto alle risorse è necessario agire per un loro corretto impiego ed è quanto immagino sarà maturato dai tavoli tematici di oggi".