Editoriale di Michele Santoro che, sulle note de “Le pansè” di Renato Carosone, apre la nuova puntata di Servizio Pubblico, esordendo: “Dio salvi il fu cavalier Berlusconi. E non solo quando era un mondo più divertente, quando la Polanco ballava con la parrucca della Boccassini e ora c’è la Boschi. Io che, a dire di Scalfari, conosco Berlusconi come Totò conosce Peppini avrei dei dubbi sull’Opa sulla Rai. Perché mi sembra una dichiarazione d’amore di Renzi nei confronti di Berlusconi”. E aggiunge: “Io Berlusconi gonfio i muscoli e a dicembre mi divido gli utili e mi compro la Rizzoli. Allora, Renzi, spiegalo tu agli italiani, perché sulle antenne della Rai lo Stato deve possedere il 51%. A bello! Matteo guarda che con la riforma della Rai rischi di metterti nelle mani degli aspiranti Tsipras. E se andrai da solo dovrai confrontarti con i dirigenti pubblici e con i grillini, sai che spasso. E tu tieniti pure il 51%, io prendo il 15%. E siamo contenti tutti e due. Tanto” – continua – “io punto a Telecom e alla banda larga, che è il vero affare. Io finisco come Gheddafi, ma tu fai la fine del governo libico, ché gli statali sono peggio dell’Is”
Media & Regime - 26 Febbraio 2015
Servizio Pubblico, Santoro: “Opa Rai? Dichiarazione d’amore di Renzi per Berlusconi”
La Playlist Media & Regime
- 13:18 - Autonomia: De Cristofaro (Avs) a Occhiuto, 'vai a votare No al referendum'
Roma, 30 set. (Adnkronos) - "L’Autonomia differenziata sta spaccando il centrodestra. Non passa giorno che Forza Italia non metta in discussione la scellerata legge voluta fortemente dalla Lega. Oggi il Presidente della Regione Calabria Occhiuto chiede al centrodestra di fermarsi perché il referendum rischia di essere un danno per il centrodestra. Vorrei dire al Presidente Occhiuto che l’Autonomia differenziata è un danno per l’Italia, mentre il referendum la salva dal trasformarsi in 20 piccole patrie in guerra tra loro. Occhiuto vada a votare No al referendum". Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di palazzo Madama.
"I lamenti azzurri sono un po' paradossali, perché la legge Calderoli l’hanno votata e solo ora si accorgono che spacca il Paese e crea danni soprattutto al Mezzogiorno, prosegue De Cristofaro. Oltre a Occhiuto anche il leader di Fi, e ministro degli Esteri del governo Meloni, non è contento della legge approvata da tutto il centrodestra e ha mandato nei giorni scorsi una lettera al collega di governo Calderoli dove elenca le perplessità azzurre allo Spacca Italia: contrarietà alla separazione tra materie Lep e materie non Lep, le materie di competenza degli Esteri non possono essere delegate a nessuno, le materie a legislazione concorrente come i rapporti internazionali, con l'Unione europea, il commercio con l'estero sono di competenza statale e non regionale".
"Un vero e proprio stop all’attuazione della legge, un po' fuori tempo massimo perché l’Autonomia è purtroppo legge dello Stato con i voti di Forza Italia e perché ormai è partita l’onda referendaria che, dopo il raggiungimento di oltre un milione di firme, abrogherà questa legge che fa male all’unità del paese", conclude De Cristofaro.
- 13:16 - Autonomia: M5s, 'da Fi ancora lacrime di coccodrillo ma hanno detto sì a legge'
Roma, 30 set. (Adnkronos) - "Sull'Autonomia si è andati di fretta, di notte, con un'urgenza poco comprensibile. Ci mettiamo a fare concorrenza sul vino tra Veneto e Calabria? Facciamo la guerra tra vini piemontesi e pugliesi? L'autonomia non è più sentita come una priorità nemmeno al Nord. Bisogna fare in modo che ci sia equilibrio e non si tolgano competenze che soltanto lo Stato nazionale può gestire'". Lo affermano in una nota i rappresentanti del M5S nelle commissioni Affari Costituzionali della Camera e del Senato Enrica Alifano, Carmela Auriemma, Roberto Cataldi, Alfonso Colucci, Alessandra Maiorino e Pasqualino Penza.
"Tutto giusto, ma non sono parole di esponenti delle opposizioni bensì del presidente della Calabria ed esponente di Forza Italia Occhiuto e del suo leader Tajani. Predicare bene e razzolare male - proseguono - sembra ormai la loro caratteristica: lo stesso mediocre spettacolo lo abbiamo visto con lo Ius Scholae, sbandierato da Tajani ad agosto sotto l'ombrellone e poi respinto nei voti in Parlamento. Delle due l'una: o nel centrodestra a loro è concesso solo qualche spazio di pura testimonianza, poche parole al vento e nient'altro, oppure dicono queste cose alla ricerca di sprazzi di visibilità, ma poi sono perfettamente allineati a Meloni e Salvini".
"I colleghi di Forza Italia non perdono occasione per dire sull'Autonomia quello che il M5S e altre opposizioni hanno ripetuto, con un livello di approfondimento molto più rigoroso, per mesi e mesi, mentre Forza Italia schiacciava i bottoni in Parlamento per non far arrabbiare Salvini. E così la legge sull'Autonomia è stata approvata, con i voti di Forza Italia che oggi ancora una volta versa lacrime di coccodrillo. A difendere veramente i diritti fondamentali dei cittadini ci abbiamo pensato noi del M5S, le altre forze politiche e sociali che hanno promosso il referendum e 1,3 milioni di cittadini italiani che hanno firmato. Se Forza Italia finalmente troverà il coraggio, potrà sempre sostenere il sì nella consultazione popolare", concludono.
- 13:15 - **Rai: Bizzotto (Lega), 'in riforma serve taglio progressivo e azzeramento canone in 5 anni'**
Roma, 30 set. (Adnkronos) - "Da domani, con l’incardinamento dei ddl in Commissione, inizieremo finalmente ad affrontare le varie proposte di riforma della Rai. Il taglio progressivo del canone e la sua totale cancellazione nel giro di 5 anni, sono per noi il punto qualificante ed irrinunciabile di qualunque riforma della Rai. L’abolizione del canone Rai è una battaglia di giustizia e di libertà che la Lega porta avanti da anni: oggi, con un governo di centrodestra, ci sono le condizioni giuste per cancellare la tassa più odiata dagli italiani". Lo dichiara la senatrice Mara Bizzotto, vicepresidente vicario del gruppo Lega al Senato, prima firmataria del ddl di riforma della Rai e del servizio pubblico.
"Il nostro obiettivo è una Rai più moderna che faccia veramente servizio pubblico: per questo il nostro ddl prevede un’articolata riforma della governance, la ridefinizione del concetto e dei programmi di servizio pubblico, un nuovo canale senza spot dedicato alla promozione culturale, la valorizzazione delle identità regionali e locali nei programmi e attraverso il rafforzamento delle sedi territoriali", conclude Bizzotto.
- 13:07 - Sostenibilità, Novamont: prodotti Mater-Bi con carbon footprint verificata
Roma, 30 set. (Adnkronos) - Uno strumento grazie al quale tutti i manufatti realizzati in Mater-Bi potranno dotarsi di un indice di impatto ambientale verificato. Questo il risultato della collaborazione con Deloitte e con la filiera dei partner commerciali di Novamont, società di Versalis (Eni). Mater-Bi è una famiglia di materiali compostabili e biodegradabili in suolo, in tutto o in parte di origine rinnovabile, realizzati grazie all’integrazione di innovative bioraffinerie europee.
Inserendo nel tool tutti i dati di processo connessi con la produzione del singolo manufatto - spiega Novamont in una nota - (utilizzo del Mater-Bi, consumo energetico, idrico, utilizzo mezzi di trasporto, produzione e smaltimento rifiuti, ecc...), le aziende di trasformazione, clienti di Novamont, otterranno un valore che corrisponderà all’impronta di carbonio generata da quel manufatto (sacchetto, imballaggio alimentare, monouso, ecc...) secondo i criteri di calcolo del nuovo strumento sviluppato.
Clienti e utilizzatori finali potranno così scegliere i prodotti in Mater-Bi consapevoli del loro impatto ambientale, in linea con gli obiettivi prefissati dalla proposta di Direttiva sui Green Claims sull’affidabilità e verificabilità delle informazioni divulgate dalle aziende sui meriti ambientali dei prodotti e gli obblighi di rendicontazione delle emissioni di scopo 3 previsti dalla Direttiva Europea Corporate Sustainability Reporting Directive, che entrerà in vigore a gennaio 2025.
La verifica del tool da parte di Certiquality completerà lo scopo del progetto, pensato anche per far emergere il valore dei prodotti Novamont sul mercato. I partner commerciali di Novamont, inoltre, sono stati coinvolti in un percorso di formazione per gestire in modo autonomo lo strumento. “Abbiamo sviluppato questo strumento per aiutare i nostri partner ad essere maggiormente competitivi e offrire numeri, ottenuti con uno strumento messo a punto con la collaborazione di un ente terzo, Deloitte, verificabili e quindi affidabili in termini di prestazioni ambientali”, spiega Alessandro Ferlito, direttore commerciale di Novamont.
- 13:06 - Sostenibilità, Novamont: prodotti Mater-Bi con carbon footprint verificata
Roma, 30 set. (Adnkronos) - Uno strumento grazie al quale tutti i manufatti realizzati in Mater-Bi potranno dotarsi di un indice di impatto ambientale verificato. Questo il risultato della collaborazione con Deloitte e con la filiera dei partner commerciali di Novamont, società di Versalis (Eni). Mater-Bi è una famiglia di materiali compostabili e biodegradabili in suolo, in tutto o in parte di origine rinnovabile, realizzati grazie all’integrazione di innovative bioraffinerie europee.
Inserendo nel tool tutti i dati di processo connessi con la produzione del singolo manufatto - spiega Novamont in una nota - (utilizzo del Mater-Bi, consumo energetico, idrico, utilizzo mezzi di trasporto, produzione e smaltimento rifiuti, ecc...), le aziende di trasformazione, clienti di Novamont, otterranno un valore che corrisponderà all’impronta di carbonio generata da quel manufatto (sacchetto, imballaggio alimentare, monouso, ecc...) secondo i criteri di calcolo del nuovo strumento sviluppato.
Clienti e utilizzatori finali potranno così scegliere i prodotti in Mater-Bi consapevoli del loro impatto ambientale, in linea con gli obiettivi prefissati dalla proposta di Direttiva sui Green Claims sull’affidabilità e verificabilità delle informazioni divulgate dalle aziende sui meriti ambientali dei prodotti e gli obblighi di rendicontazione delle emissioni di scopo 3 previsti dalla Direttiva Europea Corporate Sustainability Reporting Directive, che entrerà in vigore a gennaio 2025.
La verifica del tool da parte di Certiquality completerà lo scopo del progetto, pensato anche per far emergere il valore dei prodotti Novamont sul mercato. I partner commerciali di Novamont, inoltre, sono stati coinvolti in un percorso di formazione per gestire in modo autonomo lo strumento. “Abbiamo sviluppato questo strumento per aiutare i nostri partner ad essere maggiormente competitivi e offrire numeri, ottenuti con uno strumento messo a punto con la collaborazione di un ente terzo, Deloitte, verificabili e quindi affidabili in termini di prestazioni ambientali”, spiega Alessandro Ferlito, direttore commerciale di Novamont.
- 13:01 - Leucemia linfoblastica acuta, novità in prima linea da anticorpo bispecifico
Roma, 30 set. (Adnkronos Salute) - Nei pazienti con leucemia linfoblastica acuta (Lla) Ph negativa e senza tracce di malattia rilevabile (Mrd negativi) dopo il trattamento iniziale, l’aggiunta dell’anticorpo bispecifico blinatumomab alla chemioterapia di consolidamento, aumenta significativamente la sopravvivenza. La notizia, che arriva dai risultati dello Studio clinico E1910, recentemente pubblicato sul New England Journal of Medicine (Nejm), apre la prospettiva di un nuovo standard di cura per adulti con diagnosi di Lla. Nello specifico - si legge in una nota diffusa da Amgen - l’aggiunta dell’immunoterapia allo schema di trattamento di prima linea ha permesso una riduzione del rischio di morte del 59%: a circa tre anni e mezzo, l’85% dei pazienti trattati con blinatumomab è ancora vivo, rispetto al 68% dei pazienti trattati con la sola chemioterapia.
La Lla è un tumore del sangue a rapida progressione con alta mortalità. In Italia si stimano circa 800 nuovi casi tra adulti e bambini all’anno. Attualmente il trattamento standard in prima linea della Lla Ph negativa è la chemioterapia, somministrata in tre fasi: induzione, consolidamento e mantenimento. In Italia, grazie al protocollo chemioterapico di prima linea (Gimema Lal 1913), si è riusciti ad ottenere nella pratica clinica importanti risultati nei pazienti adulti con Lla B Ph negativa: a 3 anni il 64,9% dei pazienti è ancora vivo (Os) e il 61,4% non presenta segni di malattia (Dfs). Ma, a seguito di una ricaduta di malattia, i pazienti risultano avere outcome ancora insoddisfacenti. Proprio per questo motivo, è fondamentale prevenire le recidive e migliorare le risposte fin dall’inizio del trattamento, introducendo in prima linea terapie efficaci e innovative.
“Questo studio - afferma Robin Foà, professore emerito di Ematologia, Università Sapienza di Roma - rappresenta un importante passo avanti nel trattamento della Lla perché, per la prima volta, dimostra che il blinatumomab somministrato in prima linea migliora la prognosi dei pazienti con Lla B Ph negativa Mrd negativi. È un risultato rilevante perché, anche per questi pazienti il rischio di recidiva rimane elevato e dunque questo schema potrebbe diventare il nuovo standard di cura. Infatti, alla luce di questi risultati, lo scorso giugno, l’Fda”, l’Agenzia americana del farmaco, “ha approvato, negli Stati Uniti, il trattamento con blinatumomab per i pazienti con Lla B Ph negativa in prima linea, anche Mrd negativi.”
La Lla è una patologia eterogenea che comprende diverse tipologie, ognuna con una sensibilità variabile ai trattamenti. Per questo, caratterizzarla fin dall’inizio e monitorare la Mrd permette di prevedere l’andamento della patologia e guidare il clinico nelle scelte terapeutiche più appropriate. “Grazie alle evidenze di questo studio - osserva Alessandro Rambaldi, professore ordinario di Ematologia, Università Statale di Milano - blinatumomab potrebbe essere utilizzato nella prima linea di trattamento, prima che si manifesti la recidiva. In questo modo, l’innovazione portata da blinatumomab assolverebbe al principale compito a cui noi ematologi siamo chiamati, ovvero quello di migliorare i risultati clinici e ridurre la tossicità causata dalla chemioterapia. Ma per portare gli effetti desiderati c’è un altro aspetto molto importante da tenere in considerazione, ossia quello di applicare a tutti i pazienti le tecniche di valutazione molecolare della Mrd, condizione indispensabile per guidare le scelte terapeutiche dei clinici.”
La Mrd è un indicatore che segnala la presenza di una quota minima di cellule tumorali non visibili con i metodi diagnostici tradizionali, nonostante il paziente abbia raggiunto la remissione completa. “Lo sviluppo delle tecniche di valutazione della Mrd- aggiunge Rambaldi - con la biologia molecolare è uno dei progressi più significativi degli ultimi 20 anni. Quando rileviamo la persistenza di MRD in un paziente apparentemente in remissione, possiamo anticipare una possibile ricaduta e selezionare la strategia migliore per il trattamento”. Anche un minimo errore nel monitoraggio della Mrd può fare la differenza per la sopravvivenza del paziente.
“In una patologia come la Lla, monitorare la Mrd è fondamentale - rimarca Foà - Anche quando il paziente risultata Mrd negativo, l’esame deve essere ripetuto più volte nel tempo. Per ottenere dati precisi e attendibili, è essenziale che le indagini siano eseguite in laboratori certificati, con controlli di qualità, tecniche standardizzate e rigide tempistiche. Per questo motivo, in Italia, dal 1996, lo studio dei campioni biologici di Lla arruolati nei protocolli è centralizzato, incluso il monitoraggio della Mrd”. Blinatumomab, primo anticorpo monoclonale bispecifico, autorizzato dall’Agenzia europea dei medicinali (Ema) nel 2015, sta rivoluzionando il trattamento di questa patologia insidiosa. Già approvato per adulti e bambini nelle fasi avanzate di malattia e per eradicare la Mrd, ora i nuovi dati mostrano risultati promettenti anche nelle linee precoci, con nuove prospettive di cura. Prima immunoterapia sviluppata con la piattaforma Bite* (Bi-specific T-cell engager) di Amgen, blinatumomab potenzia la capacità del sistema immunitario del paziente di eliminare le cellule tumorali. Quest’anno, il farmaco ha ricevuto il Prix Galien Italia, il più prestigioso riconoscimento all’innovazione in ambito farmacologico, nella categoria dei farmaci orfani.
“Queste importanti evidenze – commenta Alessandra Brescianini, direttore medico di Amgen Italia - scaturiscono dalla costante collaborazione con la comunità scientifica, in particolare con gli ematologi italiani, che hanno dato un contributo fondamentale a livello internazionale allo sviluppo di questo trattamento, valorizzando la loro vocazione di sperimentatori. Il nostro impegno nello sviluppo di questa terapia prosegue con risultati significativi e con l’obiettivo di continuare a migliorare la vita dei pazienti affetti da Lla. Sfruttando tutte le potenzialità di questa innovazione, vogliamo infatti offrire un futuro assai diverso a chi affronta questa complessa patologia”.
La ricerca clinica è in continua evoluzione. In Italia, infatti, è stata fatta esperienza con un protocollo di trattamento di prima linea (Gimema Lal 2317) nei pazienti adulti con Lla B Ph negativa a cui è stato somministrato blinatumomab. I dati di questo studio sono stati presentati preliminarmente e accolti dalla Società americana di ematologia (Ash) con molto interesse nel dicembre 2023. Hanno, infatti, dimostrato che globalmente l’outcome di tutti i pazienti adulti con Lla B Ph negativa sia Mrd positivi che negativi, sta migliorando in modo significativo, e in questo blinatumomab sta confermando un ruolo importante.
Inoltre, come dimostrato da studi italiani pubblicati sul Nejm e sul Journal of Clinical Oncology, la combinazione di blinatumomab con la terapia a bersaglio molecolare in prima linea, ha dimostrato la sua efficacia anche per i pazienti con Lla Ph positiva. Questa strategia ha permesso di ottenere una remissione completa nel 98% dei pazienti, e sopravvivenze a lungo termine nel 75-80% del casi. La metà dei pazienti non ha dovuto ricorrere a chemioterapia e trapianto, aprendo le porte ad un approccio ‘chemio-free’.
- 13:00 - Daily Crown: Harry va a Londra ma probabilmente non incontrerà re Carlo
Londra, 30 set. (Adnkronos) - Harry arriverà oggi a Londra per la cerimonia dei WellChild Awards. Riuscirà a rivedere re Carlo e magari a riconciliarsi con il padre? Se lo chiedono in molti, ma la risposta potrebbe essere ancora una volta negativa. Il duca di Sussex parteciperà in qualità di patrono e dovrebbe consegnare un premio, tenendo un breve discorso all'evento che celebra i successi dei bambini gravemente malati nel Regno Unito e di chi li assiste. Ma re Carlo - scrive l'Independent - molto probabilmente resterà a Balmoral, in Scozia, dove si trova, anche nei prossimi giorni.
Quella di Harry sarà una delle poche visite che farà nel Regno Unito quest'anno e non si saprà fino all'ultimo se in questa occasione incontrerà di nuovo Carlo. L'ultima volta che padre e figlio si sono visti è stato per circa 45 minuti a febbraio, dopo l'annuncio della diagnosi di cancro del re.