Share superiore alle attese per il talent condotto da Federico Russo. In giuria Pelù, Noemi, JAx e l'inedita coppia Francesco e Roby Facchinetti. La prima fase del talent, quella delle blind auditions, è quella che funziona meglio e si vede. Il meccanismo è sfizioso, originale rispetto agli altri talent, il montaggio è di qualità e il ritmo serrato
Il primo dato fondamentale dell’esordio della nuova edizione di The Voice, il talent musicale di RaiDue, viene dall’Auditel: poco più di tre milioni di spettatori, per uno share del 12,69%. Un risultato di tutto rispetto, in pratica lo stesso che ogni settimana porta a casa Forte Forte Forte, il criticatissimo talent di RaiUno per cui Raffaella Carrà ha lasciato il ruolo di giudice di The Voice.
Il buon risultato dimostra che la scelta della Raffa nazionale forse non è stata il massimo, ma questa è un’altra storia.
The Voice, dicevamo, è tornato in onda per la sua terza edizione, dopo il boom mediatico dello scorso anno di suor Cristina. Archiviato quello che è stato più un fenomeno virale che musicale, ricominciare da lì non era facile. Alla conduzione è stato confermato il bravo Federico Russo, mentre il posto della Carrà tra i giudici è stato preso da Roby e Francesco Facchinetti. Una novità, quest’ultima, che aveva lasciato qualche dubbio, e invece l’inedito duo padre-figlio funziona, soprattutto per merito di Roby, inarrestabile nel nuovo ruolo e portatore sano di un entusiasmo genuino che fa bene al programma. Sempre a fuoco J Ax, che reduce dal trionfo dello scorso anno ha il difficile compito di confermarsi, mentre Noemi e Piero Pelù fanno il loro, senza infamia e senza lode.
La prima fase del talent, quella delle blind auditions, è quella che funziona meglio e si vede. Il meccanismo è sfizioso, originale rispetto agli altri talent, il montaggio è di qualità e il ritmo serrato. Musicalmente parlando, però, la qualità è ancora bassa, soprattutto se paragonata al livello di Xfactor. Ma tra tanti sconosciuti più o meno bravi, ieri sera è comparsa sul palco anche una che la musica l’ha fatta sul serio, per anni e con grande successo: Chiara Iezzi, che con la sorella Paola ha venduto più di cinque milioni di dischi in Italia e nel mondo grazie a un pop molto scanzonato ma di sicuro impatto. Ora, dopo lo scioglimento del duo e un abbozzo di carriera da attrice, Chiara ha deciso di rimettersi in gioco, a quasi 41 anni, sottostando al giudizio dei coach di The Voice. Ha cantato, peraltro molto bene, una originale versione di Thinking out loud di Ed Sheeran, e per sua fortuna due giudici hanno deciso di girare le loro poltrone: J Ax e i Facchinetti. Chiara, dopo aver spiegato il perché di questa sua ripartenza da zero, ha scelto il rapper milanese.
Tra una blind e l’altra, gli spettatori hanno visto comparire all’improvviso nientemeno che Bruno Vespa che, armato di plastico del palco di The Voice, ha ricostruito la caduta che ha coinvolto Roby Facchinetti, costretto a un’operazione lampo per ridurre la frattura alla gamba. La prima è andata, dunque, e il risultato dell’Auditel è francamente superiore alle attese. Non dimentichiamo, però, che anche nelle scorse edizioni la fase delle blind era quella che funzionava meglio. Poi arriveranno i live, e lì ci aspettiamo un vero salto di qualità, musicale e televisiva, che permetta al talent di RaiDue di diventare finalmente grande. E forse è l’ultima possibilità.