Dopo giorni di polemiche e di botta e risposta a distanza con il premier Matteo Renzi, Maurizio Landini rilancia la sua idea di “coalizione sociale”, liquidando la questione della sua eventuale discesa nell’arena politica come una “stupidata, fatta solo per tentare di delegittimare quello che facciamo“. Lo fa dal palco dell’assemblea nazionale della Fiom a Cervia, davanti a decine di delegati. Che fuori dalla sala si dicono, pur con sfumature diverse, in linea con il pensiero del loro leader. “Noi la politica la facciamo tutti giorni, quando andiamo a trattare per il miglioramento delle condizioni di un singolo lavoratore”. E di partito o candidatura nessuno vuole sentir parlare. Per alcuni “non è il momento perché Landini deve continuare a fare il sindacalista“. Per altri, “l’ipotesi non esiste nemmeno”. E’ vero che manca un partito a sinistra ma deve nascere dalla base. Non da un’organizzazione come la Fiom. Noi siamo un sindacato e dobbiamo rimanere tali” di Giulia Zaccariello
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