La Lega, da partito, è stata sempre vicina ai cittadini che, durante un furto o dopo una rapina, avevano ucciso i banditi. Cortei, raccolte fondi, solidarietà. L’ultimo caso è quello del benzinaio Graziano Stacchio che ha sparato a un nomade che stava depredando una gioielleria vicina al suo distributore a Ponte di Nanto (Venezia). Tutti i vertici del Carroccio: da Salvini a Zaia e fino a Calderoli, che in passato e anche nei giorni scorsi ha anche proposto un cambio della legittima difesa, si sono schierati con il benzinaio. Adesso il partito che fu di Bossi va oltre e pensa di usare soldi pubblici per aiutare a difendersi privati cittadini che vengono, come nel caso di Stacchio, accusati di eccesso di legittima difesa.
Ieri la Giunta lombarda, governata dal leghista Roberto Maroni, ha approvato un progetto di legge per pagare le spese legali dei cittadini che vengono accusati di eccesso di legittima difesa. Su proposta dell’assessore alla Sicurezza, Simona Bordonali (Lega), è stato approvato il progetto che riunisce le vecchie leggi regionali 2 e 9 del 2011. E così sono previsti un milione di euro per contrastare la criminalità e diffondere la cultura della legalità. E poi il patrocinio per coloro che sono accusati di un delitto per essersi difesi. Secondo l’assessore la Lombardia è “la prima regione in Italia a prevedere fondi per difendere cittadini accusati di aver commesso un delitto per eccesso colposo in legittima difesa”.
I fondi a disposizione per questa futura iniziativa, che comunque dovrà essere votato dal Consiglio regionale, è di 50mila euro. Un quarto dei fondi a disposizione per le spese di assistenza e aiuto alle vittime dei reati di stampo mafioso e della criminalità organizzata, per la prevenzione e il contrasto dei fenomeni di criminalità comune per il contrasto delle truffe ai danni della popolazione anziani; 300mila euro per le spese per le iniziative per la diffusione della cultura della legalità, 100mila euro per gli interventi di assistenza e aiuto ai familiari delle vittime della criminalità; 350mila euro per il finanziamento del fondo per il recupero sociale dei beni confiscati alla mafia; 48mila euro per il funzionamento della Commissione di esperti.