A Roma e Milano, una doppia tragedia con al centro i bambini. L’ultima in ordine di tempo arriva dal capoluogo lombardo dove una bimba di nove mesi è stata trovata morta la scorsa notte in un appartamento in via Severoli, zona Primaticcio, periferia Ovest della città. La bimba, di nazionalità italiana, è deceduta in circostanze ancora da chiarire ma in uno scenario di per sé drammatico. Ad avvisare il 118 sono stati i genitori intorno a mezzanotte, appena si sono resi conto che la piccola non respirava più.
Sul posto tuttavia sono intervenute subito anche le volanti della Polizia di Stato e il medico legale, che sul corpo – secondo quanto riferiscono le agenzie di stampa – ha verificato una piaga da decubito, scarsa igiene, e uno stato di malnutrizione. Il corpo evidenzierebbe anche segni di malnutrizione e lividi. Sono in corso gli accertamenti. Si apprende oggi di un altro dramma che si è consumato invece a Roma domenica.
Un bimbo è morto all’improvviso tre giorni dopo il parto presso la clinica Villa San Pietro. La Procura capitolina vuole vederci chiaro perché il bimbo, il secondo di due gemelli, era nato in perfetta salute. A denunciare il caso sono stati i genitori che in una manciata di secondi hanno visto trasformati tre giorni di gioia nella peggiore delle angosce. Al padre viene comunicato il decesso alle 11.30 di domenica. I due bimbi erano nati prematuri ma sani. Lo spiegano il legale della famiglia Vincenzo Comi e Giuseppe Belcastro: “Al momento della nascita entrambi i neonati, così come ci era stato detto dai sanitari, godevano di ottima salute”.
Il sospetto dell’uomo è che a causare la morte del figlio possa essere stata un’infezione contratta in ospedale. Questa infatti, sempre stando alla ricostruzione della denuncia, è stata la spiegazione del personale medico: “Stando a quanto riferito dai sanitari, la morte è da attribuirsi ad un’improvvisa e violenta infezione di natura non ancora definita”. Spetterà alla procura stabilire la causa del decesso. Decisivo sarà l’esito dell’autopsia, cui prenderà parte anche l’anatomopatologo nominato dai genitori, il professor Ugo Di Tondo.