“Il Pd siciliano? Ha ormai le stesse facce che si trovavano in Forza Italia, ai tempi del 61 a 0 del 2001”. Parola di Erasmo Palazzotto, deputato di Sinistra Ecologia e Libertà, che ha presentato a Palermo l’esodo dal Pd di oltre 500 iscritti. “Davide Faraone – ha spiegato Palazzotto – ha dichiarato che il Pd è paragonabile al centrodestra dopo il 61 a 0: è l’affermazione più vera che abbia fatto. Il problema è che il Pd non ha assunto solo i modi, ma anche i volti di un sistema di potere che ha governato la Sicilia per 30 anni. Qui Renzi ha fatto solo un lifting, nessuna rottamazione”. Il riferimento è per l’entrata tra i democrat dei cinque deputati di Articolo 4, tutti provenienti dall’Udc che fu di Totò Cuffaro, e dal Mpa di Raffaele Lombardo. “In 500 non ci siamo più riconosciuti in questo partito, che non parla più col centro sinistra ma con il centro destra: le facce sono le stesse di sempre”, spiega Valentina Spata, leader degli “esuli democratici” e portavoce della corrente di Pippo Civati in Sicilia. “Ormai qui si rischia l’estinzione di minoranze e maggioranze”, continua. All’orizzonte la creazione di un nuovo polo elettorale a sinistra del Pd, che punta a dialogare anche con il Movimento 5 Stelle. La stessa Spata guadagnò notorietà quando decise di appoggiare pubblicamente il candidato sindaco del M5S alle amministrative della sua città, Ragusa, boicottando l’aspirante sindaco sostenuto dal Pd. “Io continuerà a interloquire con gli esponenti del Movimento, che secondo me in Sicilia è migliore rispetto alle altre realtà: per cercare il bene di questa terra occorre parlare con le forze più sane che sono in campo” di Pietro Giammona e Giuseppe Pipitone