Politica

Palermo, “Leopolda siciliana” con gli ex Udc e Mpa. Presidente Pd: “Amico di Cuffaro”

Totò Cuffaro? “È stato e continua ad essere un amico personale”. Parola di Marco Zambuto, ex sindaco di Agrigento con l’Udc e con il Pdl, oggi presidente regionale del Pd. Anche Zambuto era presente alle ex Fabbriche Sandron di Palermo per Sicilia 2.0, la versione siciliana della Leopolda. Un evento fortemente voluto dal sottosegretario all’Istruzione Davide Faraone, immediatamente ribattezzato “Faraona”. L’argomento del giorno tra gli esponenti renziani è l’ultima campagna acquisti: pronti a prendere la tessera del Pd ci sono cinque deputati di Articolo 4, tutti provenienti dall’Udc di Totò Cuffaro e dal Movimento per l’Autonomia di Raffaele Lombardo. “Non intendiamo rottamare la vecchia classe dirigente del Pd per poi annetterci i vecchi leader del centro destra”, assicura Fausto Raciti, segretario siciliano del democratici. Alla Leopolda Siciliana però sono diversi gli ex esponenti del centro destra ora convertiti sulla via del renzismo. Come Nicola D’Agostino, già capogruppo del Mpa di Lombardo all’Assemblea regionale siciliana, o come Nello Dipasquale, sindaco di Ragusa con Forza Italia, che fino al 2012 definiva “uno schifo” il Pd di Bersani. Tra la folla ecco anche l’ex senatore di Forza Italia Carlo Vizzini, ora presidente del Partito Socialista. Appena pochi giorni fa, Faraone aveva paragonato la forza del Pd in Sicilia a quella di Forza Italia nel 2001, all’epoca del 61 a 0, il “cappotto” delle politiche. Vizzini, che all’epoca era con i forzisti, prova a dare un consiglio: “Se fossi stato in Faraone avrei evitato quel paragone, per scaramanzia, visto come è finita poi Forza Italia”  di Pietro Giammona e Giuseppe Pipitone