L’8 marzo è la festa della donna col pretesto delle mimose che dal primo di gennaio colorano la pace. Le bandiere arcobaleno rimangono in seguito nelle soffitte o nelle sacristie delle cattedrali. La storia cammina su sentieri armati invece di inseguire la pace. Il 25 di gennaio è la giornata mondiale dei malati di lebbra. Ad Adzopé in Costa d’Avorio o a Ganta in Liberia ho toccato quanto rimaneva delle mani che erano mendicanze in attesa di carezze. Il 27 dello stesso mese è il giorno della memoria per quanti fingono di dimenticare che gli olocausti non sono accidentali. E che nessuno ha l’esclusiva o il privilegio della sofferenza e dei genocidi. Il 6 di febbraio è la giornata contro le mutilazioni genitali femminili. Nel Niger l’eccisione è ancora praticata in varie zone e non lontano dalla capitale Niamey. Clandestino e con determinazione il potere maschile si tramanda nello spazio femminile e nel tempo che non si vergogna. Con la complicità della religione dominante.
In Italia il 10 di febbraio si ricordano le vittime delle foibe. Voragini che di naturale hanno solo la forma. Sono nascosti massacri che hanno inghiottito migliaia di persone. C’erano fascisti, cattolici, liberaldemocratici, socialisti, uomini di chiesa, donne, anziani e bambini. Tutti nemici del popolo. Due giorni dopo, il 12 di febbraio sono i bambini soldato a fare la giornata. Li ho visti in Liberia quando controllavano le strade. Charles Taylor ne aveva valorizzato la flessibilità e l’obbedienza. A migliaia erano stati arruolati, drogati e infine resi guerrieri. Il 20 è la giornata mondiale della giustizia sociale che l’umanitario contrabbanda come carità. Segue la giornata internazionale della lingua madre che la televisione inventa. Il 21 del mese seguente è la giornata contro il razzismo che si riproduce in bianco e nero oppure nelle parole.Il giorno seguente è la giornata dell’acqua che si contamina o che si vende quando c’è. Mercanzia divina che il mercato sequestra e privatizza.
Il 23 marzo è la giornata metereologica mondiale. Il giorno dopo oltre che dei martiri ci si ricorda che la tubercolosi continua a infierire sui poveri. Il due di aprile ci riguarda tutti perché è la giornata dell’autismo. L’altro scompare tra le onde del mare o nei giornali satirici ad alta tiratura dopo i massacri. Ad aprile, il 4, si ci si ricorda delle mine che sono seppellite a milioni e tradiscono la maternità della terra. Perpetuano i conflitti e le mutilazioni degli arti dei bambini che le credono farfalle. Il 7 è la giornata mondiale delle salute governata dalle industrie farmaceutiche. Perfino la vecchiaia è una malattia. Il 23 di aprile è la volta del libro d’autore. Leggere la storia negli occhi dei poveri è quanto si racconta sempre meno. Il primo maggio è la festa dei lavoratori e della repubblica che sul lavoro era fondata. La libertà di stampa è il 3 dello stesso mese e si vende bene all’impero della comunicazione. Il 17 maggio è per le comunicazioni sociali e contro l’omofobia.
Il 21 si celebra la diversità culturale del pensiero unico del capitale. Il giorno seguente è la giornata della biodiversità che resiste ai piani di omologazione del Fondo Monetario. A giugno ci si sovviene dell’infanzia vittima di violenza il 5 e dell’ambiente che si colonizza il 6. Il lavoro dei bambini si contrasta il 12. Intanto le fabbriche prosperano e si delocalizzano tra i piccoli nel sud del mondo. Il 14 si dona il sangue che troppe volte si sparge nelle guerre. La desertificazione che avanza nel Sahel è ricordata il 17 e si piantano alberi che poi si tagliano per farne legna. Per i rifugiati c’è il 20 e sono milioni che non dimenticano il passato e non vedono il presente. Il 26 sono le vittime della tortura che continua a godere di una buona reputazione coi nemici che si fabbricano. Le armi leggere si distruggono il 9 luglio e si vendono poco dopo. La popolazione che aumenta è l’11. I popoli indigeni esistono ogni 9 di agosto. L’aiuto umanitario è il 19 dello stesso mese con un brillante futuro.
Il 23 agosto si abolisce la schiavitù che continua sotto mentite spoglie. L’8 settembre è per l’alfabetizzazione che non sa leggere e scrivere. Il 15 è la giornata della democrazia che per la sicurezza si svende con un piatto di lenticchie. Il 27 è la giornata del turismo che i migranti non possono permettersi. Il 2 ottobre in ricordo di Gandhi è la giornata non violenta nella quale pochi credono. L’habitat è il 6 ottobre per le baraccopoli che si moltiplicano nelle città. Segue la giornata della salute mentale che dipende dai coefficienti il10. L’alimentazione che manca a un miliardo di persone è il 16. La giornata mondiale contro la povertà si celebra il18 di ottobre e si dovrebbe invece celebrare ogni giorno.