Prove su strada

Suzuki Vitara 2015, la prova del Fatto.it – La fuoristrada si trasferisce in città

Carrozzeria bicolore, assetto da berlina e addio alle ridotte: la quarta generazione della Vitara si adegua alla moda dei crossover. Non eccelle nella qualità degli interni e nel feeling dello sterzo, ma è compatta e scattante e propone una ricca dotazione di serie a prezzi competitivi

Non ha più le ridotte ed è più corta della serie precedente, si può personalizzare con la carrozzeria bicolore e su strada si guida come se fosse una normale berlina: la nuova Vitara non ha niente a che vedere con il modello che sostituisce. Anche i giapponesi famosi in Europa per la vocazione “off road” hanno ceduto al trend del momento, quello delle crossover. Auto più avvezze a muoversi fra semafori e pavé che fra fango e pietre.

Non che con la Vitara non si possa fare del fuoristrada – la versione 4×4 “Allgrip” ha anche il blocco del differenziale, una rarità nel segmento – ma è meno “fuoristrada” di prima. L’impressione di essere su una 4×4 vecchio stile la dà la posizione di guida, molto “seduta” (pur essendo ampiamente regolabile, impone di tenere le gambe piegate e la schiena diritta) e il rumore del 1.6 diesel, motore peraltro molto brillante, di origine Fiat.

Per il resto sembra di essere su un’automobile: guidando la Vitara nella versione diesel 4×4 sulle strade nei dintorni di Lisbona abbiamo apprezzato il lavoro fatto su sospensioni e ammortizzatori, che rendono bene in curv ma filtrano a sufficienza le asperità sugli sterrati. La frizione ha una corsa lunga ma non affatica la gamba, e nel complesso si ha l’impressione di guidare una macchina leggera (quale in effetti è: la più leggera del segmento, dice Suzuki). Peccato per il feeling dello sterzo, che è piuttosto artificiale e un po’ vuoto al centro.

Che la nuova Vitara voglia essere un’auto più attraente e più cittadina della precedente si vede da tanti particolari. Per esempio dal fatto che i cerchi di lega da 17” bruniti sono di serie su tutte le versioni, e che fra le 11 colorazioni per la carrozzeria spuntino 5 abbinamenti bicolori: turchese-nero e arancio-bianco i più estrosi, anche se già visti, praticamente identici, sulla Renault Captur. Agli interni non è stata dedicata altrettanta attenzione, ma comunque rispetto al vecchio modello sono stati fatti grandi passi in avanti: se si deve chiudere un occhio sulle plastiche dure e sui rivestimenti del bagagliaio, ci si può consolare con una plancia razionale e con il sistema multimediale con schermo touch da 7” di serie. E con una dotazione completa a partire dalla versione d’ingresso, quella da 19.900 euro: comprese nel prezzo anche la telecamera posteriore e il climatizzatore automatico.

Suzuki Vitara 2015 – la scheda

Che cos’è: è la quarta generazione della fuoristrada “grande” della Suzuki, che dal 1988 a oggi è stata venduta in 2,87 milioni di esemplari nel mondo
Che cosa cambia: il modello è completamente nuovo. E’ meno votata al fuoristrada (non ha le ridotte), più tecnologica (di serie sistema multimediale con touchscreen 7”, sistema mirror link per visualizzare sullo schermo quello del cellulare, adaptive cruise control), più compatta (4,17 metri invece di 4,30) e più leggera (fino a 360 kg in meno)
Principali concorrenti: Jeep Renegade, Opel Mokka, la stessa sorella Suzuki S-Cross
Dimensioni: lunghezza 4,18 metri, larghezza 1,78, altezza 1,61, passo 2,50
Peso a vuoto: da 1.075 kg (peso in ordine di marcia da 1.200 kg circa)
Bagagliaio:
375 litri
Varianti di carrozzeria: solo a 5 porte
Motore benzina: 1.6 da 120 CV e 156 Nm, abbinato a cambio manuale a 5 marce o automatico a 6
Motore diesel: 1.6 da 120 CV e 320 Nm, abbinato a cambio manuale a 6 marce
Trazione: anteriore o integrale Allgrip, con quattro regolazioni (Auto, Snow, Sport, Lock)
La versione che consuma meno: la diesel a due ruote motrici, omologata per consumi di 4,0 litri/100 km ed emissioni di CO2 di 106 g/km
Piace: bell’assetto, poche vibrazioni, spazio interno ben sfruttato, ricca dotazione di serie, prezzi più bassi delle concorrenti
Non convince: materiali e finiture al di sotto della media; lo sterzo ha un feeling artificiale ed è un po’ vuoto al centro; il navigatore non è di uso immediato a causa di simboli poco comprensibili
Produzione: Ungheria
In vendita: da marzo 2015
Prezzi: da 19.900 euro (benzina, due ruote motrici, allestimento V-Cool) a 27.100 euro (diesel, 4×4, allestimento V-Top). Offerta di lancio, diesel al prezzo del benzina (valore 2.500 euro)