Massimo Fini: “Se non trattassero così i prigionieri, aderirei all’Isis”
Non ha paura di pronunciare la parola
Isis. Anzi,
Massimo Fini sceglie la via della provocazione: “Se non trattassero così i prigionieri, aderirei all’Isis”. Lo scrittore, che da pochi giorni
è nelle librerie con l’autobiografia “Una vita“, mette in relazione la mancanza di valori dell’Occidente e la crescita del radicalismo islamico e,
da attento osservatore dell’Islam, spiega cosa lo affascina dell’Isis. Un movimento definito “interessante” che, a suo avviso, “
non arriverà mai in Italia“. Poi conclude: “Non si può coltivare l’aspirazione di passare da una Opel Corsa a una Bmw, questo non può riempire una vita”
di Francesca Martelli