Slavina sul Cristallino d'Ampezzo: un 44enne perde la vita sul colpo, un suo compagno di 29 anni si spegne dopo il ricovero in ospedale. Restano gravi le condizioni di un terzo giovane. In Alto Adige due persone sono precipitate da un sentiero ghiacciato vicino al lago di Vernago
Sale a quota due il numero delle vittime della valanga di ieri in Val Fonda nel bellunese che ha coinvolto un gruppo di scialpinisti. E’ morto Daniele Costan Zovi, 29 anni, di Calalzo ricoverato in condizioni disperate all’ospedale di Trento.
Il primo dei tre, Tiziano Favero, 44 anni, era stato estratto ieri dalla neve privo di vita. Subito dopo, i soccorritori erano riusciti a portare gli altri in superficie e a trasferirli con l’elisoccorso agli ospedali di Treviso e Bolzano. Intanto, restano ancora gravi le condizioni del terzo sciatore coinvolto.
Il gruppo stava facendo un fuoripista in Val Fonda, sulla parete che guarda all’Austria, quando una valanga li ha travolti. L’unico rimasto illeso tra i quattro presenti, tutti originari del Cadore, ha dato l’allarme intorno alle 9 del mattino e i soccorritori sono accorsi subito supportati dalle unità cinofile. La slavina aveva un fronte di 60-70 metri ed è scesa lungo il pendio per quasi 150, travolgendo i quattro sciatori. La zona dove è avvenuto l’incidente è particolarmente frequentata dagli amanti del fuoripista. Mentre si svolgevano le operazioni di soccorso, infatti, i vigili del fuoco hanno notato la presenza non molto distante di altri sciatori.
Due escursionisti tesdeschi hanno perso la vita in val Senales, in AltoAdige. L’incidente si è verificato su un sentiero nei pressi del lago di Vernago. I due turisti probabilmente sono precipitati. Quando sono intervenuti il soccorso alpino e il 118 erano già morti. L’uomo e la donna, che alloggiavano in un albergo in valle, stavano percorrendo con una comitiva un sentiero non particolarmente difficile, quando – forse a causa del ghiaccio – sono scivolati e precipitati per un centinaio di metri.