Nel posticipo della 25sima giornata per il campionato potrebbe andare in scena l’ultima speranza perché la corsa scudetto non si chiuda con più di due mesi di anticipo. La sfida dell’Olimpico tra giallorossi e bianconeri potrebbe infatti diminuire i nove punti di distacco tra le prime due in classifica. Totti e compagni sono più carichi che mai, anche perché il fiato sul collo del Napoli, a tre lunghezze dalla Roma, si è allentato dopo lo stop di domenica contro il Torino.
Gli uomini di Allegri si presentano alla sfida romana con il centrocampo dimezzato. Se Vidal, recuperato in extremis, dovrebbe farcela dal primo minuto, Paul Pogba, vittima di un’infiammazione muscolare, dovrebbe partire dalla panchina. Non saranno della gara invece Andrea Pirlo (fuori per almeno venti giorni) e il giovane Sturaro, per un problema al ginocchio. Il tecnico livornese ha in mente un 3-5-2 con Morata favorito su Llorente per affiancare Carltos Tevez in attacco. Anche in casa Roma l’infermeria porterà via protagonisti del match, con Doumbia e Ibarbo indisponibili. Il belga Nainggolan è favorito su Keita a centrocampo, mentre in difesa Yanga-Mbiwa dovrebbe avere qualche chance in più di Astori nel 4-2-3-1 di Garcia.
I bianconeri sono già arrivati nella capitale, con il presidente, Andrea Agnelli, che ha incontrato il numero uno del Coni, Giovanni Malagò e quello della Federcalcio, Carlo Tavecchio. Le misure di sicurezza messe in atto attorno allo stadio sono massime, specialmente dopo i disordini nei giorni precedenti alla partita di Europa League contro il Feyenoord. Un’agenzia di scommese, lanciando l’hashtag #tifaXbene, ha fatto partire un’iniziativa che coinvolge i tifosi di entrambe le squadre, storicamente rivali, per andare in giro per la città a sensibilizzare turisti e romani contro il tifo violento.
Roma-Juventus non è però solo il campo. Dal gol annullato a Turone nel campionato ’80/81 alla rimessa laterale di Aldair, passando per il pugno di Cufrè a Del Piero, la sfida tra giallorossi e bianconeri difficilmente si chiude dopo i 90 minuti. Quella di lunedì arriva dopo i veleni del match dell’andata, quando i bianconeri superarono per 3-2 i rivali a Torino in una gara caratterizzata da episodi arbitrali molto discussi, tanto che l’allenatore Garcia si lasciò andare nell’ormai celebre gesto in cui mimava il violino, lasciando intendere che il direttore di gara stesse “sviolinando” gli avversari. Il capitano Totti, invece, aveva twittato: “La Juve giochi un campionato a parte”. Il caso portò due deputati, Marco Miccoli del Pd e Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia a presentare un’interrogazione parlamentare e un esposto alla Consob su quanto accaduto.