“In un Paese che ha perso più di un milione di posti di lavoro parlare di ripresa è una forzatura. Usare dei dati per giustificare un’inversione di tendenza vuol dire raccontare delle balle, se non ci sono investimenti e un cambiamento delle politiche europee non si crea occupazione”. Il segretario generale della Fiom Maurizio Landini, a margine di un congresso a Roma sulla contrattazione, commenta i dati Istat che fotografano a gennaio un calo della disoccupazione dello 0,1% rispetto al mese precedente. Mentre sulle stime del ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, che prevede 150mila posti di lavoro nel 2015 grazie agli effetti del Jobs Act, Landini dice: “Il governo smetta di dare i numeri. Anche se molte aziende utilizzeranno il contratto a tutele crescenti, incoraggiate dagli sgravi di 24mila euro, bisogna poi valutare quante assunzioni saranno vere o sostituzioni di contratti di chi già lavorava e soprattutto se saranno mantenute nel tempo. Infine, sulla legge Fornero landini chiosa: “Noi volevamo cambiarla prima di Salvini, anche perché la Lega quando era al governo ha fatto tagli sulle pensioni”   di Annalisa Ausilio

 

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