Ha “trasformato la fabbrica Olivetti, allora in crisi, nella società più competitiva d’Europa”. Per questi meriti, acquisiti negli anni Ottanta, il presidente del gruppo editoriale L’Espresso Carlo De Benedetti è stato nominato commendatore della Legione d’Onore dall’ambasciatrice di Francia in Italia Catherine Colonna. Nel corso della cerimonia, che si è svolta a Palazzo Farnese, Colonna ha definito “eccezionale e visionario” il percorso professionale di imprenditore di De Benedetti, citando anche la trasformazione di Cir “in una delle più grandi holding italiane che conta oggi 14mila persone”.
Colonna ha poi sottolineato il ruolo di “fine osservatore” di De Benedetti, “uno dei principali attori nel dibattito pubblico in Italia, in Francia come in Europa, un umanista ed un europeo convinto”. L’ambasciatrice ha anche sottolineato il valore di esempio personale e professionale della vita di De Benedetti dicendo che ha “difeso, con coraggio e indipendenza, la libertà della stampa” e ha “creato la Fondazione Rodolfo De Benedetti con attività di ricerca su tematiche dell’impiego e della riforma dello stato sociale”. La Colonna non ha risparmiato omaggi all’impegno dell’imprenditore “in favore dei valori di indipendenza e solidarietà oltre alla competenza che ha saputo mettere al servizio di un avvicinamento dei nostri due paesi, Italia e Francia”. Un legame “anche personale” in quanto il figlio è sposato con una scrittrice francese. “Sono particolarmente grato alla Francia che ha voluto tramite l’Ambasciatrice Colonna riconoscermi questa altissima onorificenza e in particolare per le motivazioni espresse”, ha commentato De Benedetti.