Diffamazione aggravata, è questa l’accusa mossa dalla procura di Ferrara verso il senatore Carlo Giovanardi per alcune sue affermazioni sul caso Aldrovandi durante la trasmissione ‘La Zanzara’ di Radio24. La magistratura chiede alla Giunta per le immunità l’autorizzazione a procedere. “Il procedimento in Senato è appena iniziato, dovremmo valutare le carte, verrà ascoltato Giovanardi e poi esprimeremo un parere, l‘insindacabilità è una giusta tutela, ma bisogna evitare gli abusi o che il parlamentare ne approfitti per violare la legge”, afferma il vicepresidente di Giunta Stefania Pezzopane del Pd. “In quella foto non c’è sangue, ma è un cuscino”, queste le parole incriminate, riferite alla gigantografia del figlio Federico mostrata pubblicamente dalla madre Patrizia Moretti. “E’ assurdo processarmi per le mie opinioni, c’è una norma costituzionale, l’art. 68 che lo vieta, non siamo in Russia o nella Germania nazista, ho sempre detto che quella foto è vera, ma non c’entra nulla con la morte di Aldrovandi, avvenuta per infarto non per percosse”, replica Giovanardi. “Mi sono occupato di questo caso quando ero ministro, in Parlamento, ho scritto un libro sulle balle raccontate in merito a questa vicenda, sempre nell’esercizio delle mie funzioni”, aggiunge. “E’ una forzatura, una decisione fuori dalle righe e fuori dal mondo quella della procura di Ferrara”, così risponde anche il senatore Andrea Augello del Ncd. “Non c’è diffamazione, io voterò a favore dell’insindacabilità”, afferma senza dubbi. “Finirà come il caso Calderoli vs Kyenge? Io in quel caso votai per autorizzare il processo, ricordiamo comunque che c’è ancora l’Aula che si deve pronunciare e la giunta è un organo di servizio del Parlamento“, chiosa la Pezzopane di Irene Buscemi
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