Mai con le minorenni, ma quando parla con l’imprenditore barese Gianpaolo Tarantini Silvio Berlusconi definisce due donne come “bambine” e ride quando Giampi gli dice che gli manderà un “angioletto” per fargli passare il mal di schiena. Questa e altre conversazioni, come quella ormai famosa “la patonza deve girare”, sono agli atti del processo di Bari per favoreggiamento della prostituzione in cui Tarantini è imputato insieme con altre sei persone, tra le quali Sabina Beganovic, la cosiddetta ‘ape regina’ delle feste. Tra le conversazioni c’è anche un colloquio con Belen Rodriguez. Lui chiede se è vero che si mollata con il fidanzato, lei dice di essere “serena” e sa che deve a lui la partecipazione a un programma su Mediaset, show per cui era già stata scelta un’altra showgirl: “Mi sono dato da fare per farti ottenere il programma…ho dovuto anche litigare con Briatore per mettere la sua… se un giorno avessi voglia, quando vuoi puoi passare a trovarmi per una cena…sai che hai sempre un estimatore”.
Berlusconi: “Porterei una, due, tre ragazze da parte mia”
Dopo aver informato il suo interlocutore dell’esito del consiglio dei ministri chiede come sarà la serata e Giampi non delude: “Stasera siamo in 6, compreso me.., sono io, e 5 ragazze…”, “… benissimo..; io non allargherei molto questo” prosegue il leader di Forza Italia. Che aggiunge “:.. porterei una, 2, 3 ragazze, da parte mia … e poi facciamo venire invece i cantanti, che sono tutti bravi… .. e le due cantanti cubane, la Gemma.., un’altra cantante, non lo so.., che cosa dici se chiamiamo anche Rossella, che c’ha una ragazza che canta in Vaticano, molto brava è anche molto simpatica, e magari invitiamo anche Fabrizio Del Noce, il Direttore della Fiction della rete Uno della Rai?. .. così le ragazze sentono che c’è lì qualcuno che ha il potere di farle lavorare…”.
Berlusconi a Tarantini: “Ho due bambine”
Berlusconi chiede si informa su chi verrà portato alle cene. Sono “molto belle?” chiede l’allora premier ricevendo risposta positiva
e aggiungendo che tra gli ospiti ci sarebbero stati “Carlo Rossella, Presidente di Medusa… ehh Fabrizio Del Noce, ehh.. direttore di Raiu-no, e un Responsabile di tutta la fiction Rai… Sono persone che possono far lavorare chi vogliono…”, uomini di potere, uomini che possono decidere “del destino” delle ragazze. “… io, io, io, anch’io non avevo voglia..; io c’ho due bambine piccole, che è tanto che non vedo.., per cui, una fa.. la, la, la.., la giornalista in Rai.. ehh.. in Mediaset.., allo sport, è una napoletana molto simpatica, molto dolce.., e un’altra bambina di 21 anni, brasiliana, che un po’ mi ha.., che mi ha pianto al telefono, dicendomi che l’avevo dimenticata, e allora la faccio venire..; ma insomma, senza.., senza peso…”.
Berlusconi: “La patonza deve girare…” (ascolta l’audio)
Il 10 ottobre 2008 Silvio Berlusconi e Gianpaolo Tarantini parlano a ruota libera di soldi e “patonza”. “Le Borse purtroppo vanno giù, ma insomma..”, dice Berlusconi a Tarantini, che gli risponde: “Non vendiamo, Presidente, allora.., aspettiamo?”. “No..”, dice Berlusconi, “è il momento di comperare… ci sono in giro aziende che prendono il 23, 14, 15%.., è il momento di comperare.. io compero…”. Però Berlusconi, con Gianpi, si sente in debito: “Comunque, ieri sera bene mi sembra, no? Forse … così tante, sono troppe.. al massimo averne 2 a testa, però adesso voglio che tu abbia anche tu.. quelle tue, perché se no, mi sento sempre in debito, io, no? .. ehh., e scusa, portatele per te, e poi io mi.. porto le mie.. poi ce le prestiamo, insomma…, la patonza deve girare..”.
L’ex premier: “Io con le minorenni? Roba da matti”
Eppure l’ex premier si sente offeso dalle indiscrezioni di stampa che lo vedono protagonista di serata anche con donne molto più giovani: “Queste due bufale (incomprensibile) messe in giro veramente è una cosa pazzesca… vedo su tutte le agenzie internazionali sono accusato di frequentare delle ragazze minori, roba da matti”. L’ex Cavaliere si lamenta anche con l’amico: “Sono sempre pieno di guai” dice il 4 novembre 2008. “Un povero presidente – dice Berlusconi – è considerato un po’ nulla…, c’ha addosso tutti.., radio, giornali, televisioni, giudici.., e non ha nessun potere..; non posso far niente di niente, devo solo subire tutto.., (incomprensibile) sempre anche con (incomprensibile) gli alleati”.
Berlusconi: “Le donne si innamorano questo è il mio problema”
La sera del 4 novembre 2008. Silvio Berlusconi sta per rientrare nella sua residenza romana. Riceve una telefonata dal numero di Tarantini,. Dall’altra parte della cornetta, però, c’è una donna: “Sono Barbara, non sono Gianpaolo.., presidente.., noi la stiamo aspettando..”, B chiede: “.. e dove siete?” D: “Noi stiamo già a tavola..” B: “.. da me?.. allora.., sto arrivando… mangiate il gelato..”. All’indomani Berlusconi chiama Tarantini per un feedback della serata. “Non hai avuto ritorni?” chiede l’ex premier. “Ho avuto, sì.., – risponde Tarantini – ho pranzato, e chiaramente c’erano le altre ragazze..; ma che cosa gli fa.., che rimangono tutte entusiaste?! (ride)”. “Mi creda, presidente – continua l’imprenditore barese – lo dicono veramente.., mi ha detto, ‘Gianpaolo, non ho mai incontrato una persona così dolce, nella mia vita…perché poi si innamorano.., questo è un problema.. (ride)”. Ed ecco che Berlusconi gli risponde: “Questo è sempre stato il mio problema .. è una cosa che mi perseguita tutta la vita“.
“Non c’è una velina nelle mie liste, Bindi fa schifo”
E continua: “Non c’è una velina nelle mie liste…i prototipi a cui (incomprensibile) si chiamano Carfagna, si chiamano Gelmini. ., si chiamano Prestigiacomo … si chiamano Bergamini…, si chiamano coso…, tutte le mie parlamentari sono le migliori della Camera.., 98.8% di presenza al voto..; cioè”. L’ex Cavaliere commenta così le notizie di stampa che lo riguardano. “Dicono – aggiunge – che per rinnovare la classe politica dobbiamo mettere delle donne, e quando uno fa un timido accenno a mettere delle donne, 3 donne.., su 72 deputati.., eh.., 3..; poi le altre fanno schifo perché si chiamano.., sono come la Rosy Bindi.., no?”.
“Bush mi ha detto che ha ricevuto solo il Papa come me”
A Tarantini il leader di Forza Italia parla anche di politica estera: “Bush mi ha detto che ha ricevuto solo il Papa come me” dice il 14 ottobre 2008 confidando all’imprenditore barese anche le strategie del governo per superare la crisi finanziaria. “Hanno preso tutti la nostra decisione”, dice Berlusconi, “anche loro adesso prendono le banche, non fanno fallire le banche, e salvano così i soldi dei risparmiatori, se no è un disastro”, e spiega ancora che “questa cosa io l’ho indicata 15 giorni fa, l’ho fatta prima di tutti”.
Tarantini gli riferisce allora il commento di un politico pugliese: “Se ci fosse stato Prodi a quest’ora eravamo tutti nella merda”. La risposta di Berlusconi è un “eh” seguito da una parola incomprensibile. “Comunque – spiega Berlusconi – noi abbiamo individuato le cose giuste.., abbiamo portato.., noi abbiamo fatto così, subito.., adesso abbiamo portato tutti i Paesi europei a fare la stessa cosa.., e infine, stamattina, oggi, Bush, su, appunto, nostra indicazione, una settimana fa, con Tremonti che è stato là”, “nazionalizzano 9 banche, e così garantiscono la banca, e nessuna banca può fallire.., e quindi il sistema diciamo delle banche continua a fare il suo mestiere.. di (incomprensibile) l’economia, gli investimenti.., e lasciamo che la febbre finanziaria resti nel luogo della follia che sono le Borse“.
Began a Tarantini: “Serve un’altra ragazza”
“Ma questa tua amica è alta? Non gli piacciono molto alte… ne vuole anche un’altra”. Si discute di misure, colore di capelli per portare le ragazze a casa del premier. Giampi parla con una donna che deve portare un’amica e chiede una descrizione fisica. Poi l’imprenditore chiama e cerca di rassicurare Began sulla bellezza della ragazze e l’ape Regina dice che c’è bisogno di altre ragazze. Ci sono troppi uomini alla festa, tra cui questi anche George Clooney. L’imprenditore barese sembra in affanno perché non ha nessuna altra da convocare, nessuno di cui si fidi: “Vedrai si concentrerà su Vanessa”.
Giustizia & Impunità
Caso escort, Berlusconi intercettato con Tarantini: “C’ho due bambine”
Sono state depositate le conversazioni intercettate agli atti del processo per favoreggiamento della prostituzione in cui l'imprenditore barese è imputato insieme con altre sei persone, tra le quali Sabina Began. "Porterei una, 2, 3 ragazze, da parte mia ... e poi facciamo venire invece i cantanti, che sono tutti bravi... .. e le due cantanti cubane" dice l'ex Cavaliere organizzando una festa. E a Belen disse: "Puoi passare a trovarmi per una cena... sai che hai sempre un estimatore"
Mai con le minorenni, ma quando parla con l’imprenditore barese Gianpaolo Tarantini Silvio Berlusconi definisce due donne come “bambine” e ride quando Giampi gli dice che gli manderà un “angioletto” per fargli passare il mal di schiena. Questa e altre conversazioni, come quella ormai famosa “la patonza deve girare”, sono agli atti del processo di Bari per favoreggiamento della prostituzione in cui Tarantini è imputato insieme con altre sei persone, tra le quali Sabina Beganovic, la cosiddetta ‘ape regina’ delle feste. Tra le conversazioni c’è anche un colloquio con Belen Rodriguez. Lui chiede se è vero che si mollata con il fidanzato, lei dice di essere “serena” e sa che deve a lui la partecipazione a un programma su Mediaset, show per cui era già stata scelta un’altra showgirl: “Mi sono dato da fare per farti ottenere il programma…ho dovuto anche litigare con Briatore per mettere la sua… se un giorno avessi voglia, quando vuoi puoi passare a trovarmi per una cena…sai che hai sempre un estimatore”.
Berlusconi: “Porterei una, due, tre ragazze da parte mia”
Dopo aver informato il suo interlocutore dell’esito del consiglio dei ministri chiede come sarà la serata e Giampi non delude: “Stasera siamo in 6, compreso me.., sono io, e 5 ragazze…”, “… benissimo..; io non allargherei molto questo” prosegue il leader di Forza Italia. Che aggiunge “:.. porterei una, 2, 3 ragazze, da parte mia … e poi facciamo venire invece i cantanti, che sono tutti bravi… .. e le due cantanti cubane, la Gemma.., un’altra cantante, non lo so.., che cosa dici se chiamiamo anche Rossella, che c’ha una ragazza che canta in Vaticano, molto brava è anche molto simpatica, e magari invitiamo anche Fabrizio Del Noce, il Direttore della Fiction della rete Uno della Rai?. .. così le ragazze sentono che c’è lì qualcuno che ha il potere di farle lavorare…”.
Berlusconi a Tarantini: “Ho due bambine”
Berlusconi chiede si informa su chi verrà portato alle cene. Sono “molto belle?” chiede l’allora premier ricevendo risposta positiva
e aggiungendo che tra gli ospiti ci sarebbero stati “Carlo Rossella, Presidente di Medusa… ehh Fabrizio Del Noce, ehh.. direttore di Raiu-no, e un Responsabile di tutta la fiction Rai… Sono persone che possono far lavorare chi vogliono…”, uomini di potere, uomini che possono decidere “del destino” delle ragazze. “… io, io, io, anch’io non avevo voglia..; io c’ho due bambine piccole, che è tanto che non vedo.., per cui, una fa.. la, la, la.., la giornalista in Rai.. ehh.. in Mediaset.., allo sport, è una napoletana molto simpatica, molto dolce.., e un’altra bambina di 21 anni, brasiliana, che un po’ mi ha.., che mi ha pianto al telefono, dicendomi che l’avevo dimenticata, e allora la faccio venire..; ma insomma, senza.., senza peso…”.
Berlusconi: “La patonza deve girare…” (ascolta l’audio)
Il 10 ottobre 2008 Silvio Berlusconi e Gianpaolo Tarantini parlano a ruota libera di soldi e “patonza”. “Le Borse purtroppo vanno giù, ma insomma..”, dice Berlusconi a Tarantini, che gli risponde: “Non vendiamo, Presidente, allora.., aspettiamo?”. “No..”, dice Berlusconi, “è il momento di comperare… ci sono in giro aziende che prendono il 23, 14, 15%.., è il momento di comperare.. io compero…”. Però Berlusconi, con Gianpi, si sente in debito: “Comunque, ieri sera bene mi sembra, no? Forse … così tante, sono troppe.. al massimo averne 2 a testa, però adesso voglio che tu abbia anche tu.. quelle tue, perché se no, mi sento sempre in debito, io, no? .. ehh., e scusa, portatele per te, e poi io mi.. porto le mie.. poi ce le prestiamo, insomma…, la patonza deve girare..”.
L’ex premier: “Io con le minorenni? Roba da matti”
Eppure l’ex premier si sente offeso dalle indiscrezioni di stampa che lo vedono protagonista di serata anche con donne molto più giovani: “Queste due bufale (incomprensibile) messe in giro veramente è una cosa pazzesca… vedo su tutte le agenzie internazionali sono accusato di frequentare delle ragazze minori, roba da matti”. L’ex Cavaliere si lamenta anche con l’amico: “Sono sempre pieno di guai” dice il 4 novembre 2008. “Un povero presidente – dice Berlusconi – è considerato un po’ nulla…, c’ha addosso tutti.., radio, giornali, televisioni, giudici.., e non ha nessun potere..; non posso far niente di niente, devo solo subire tutto.., (incomprensibile) sempre anche con (incomprensibile) gli alleati”.
Berlusconi: “Le donne si innamorano questo è il mio problema”
La sera del 4 novembre 2008. Silvio Berlusconi sta per rientrare nella sua residenza romana. Riceve una telefonata dal numero di Tarantini,. Dall’altra parte della cornetta, però, c’è una donna: “Sono Barbara, non sono Gianpaolo.., presidente.., noi la stiamo aspettando..”, B chiede: “.. e dove siete?” D: “Noi stiamo già a tavola..” B: “.. da me?.. allora.., sto arrivando… mangiate il gelato..”. All’indomani Berlusconi chiama Tarantini per un feedback della serata. “Non hai avuto ritorni?” chiede l’ex premier. “Ho avuto, sì.., – risponde Tarantini – ho pranzato, e chiaramente c’erano le altre ragazze..; ma che cosa gli fa.., che rimangono tutte entusiaste?! (ride)”. “Mi creda, presidente – continua l’imprenditore barese – lo dicono veramente.., mi ha detto, ‘Gianpaolo, non ho mai incontrato una persona così dolce, nella mia vita…perché poi si innamorano.., questo è un problema.. (ride)”. Ed ecco che Berlusconi gli risponde: “Questo è sempre stato il mio problema .. è una cosa che mi perseguita tutta la vita“.
“Non c’è una velina nelle mie liste, Bindi fa schifo”
E continua: “Non c’è una velina nelle mie liste…i prototipi a cui (incomprensibile) si chiamano Carfagna, si chiamano Gelmini. ., si chiamano Prestigiacomo … si chiamano Bergamini…, si chiamano coso…, tutte le mie parlamentari sono le migliori della Camera.., 98.8% di presenza al voto..; cioè”. L’ex Cavaliere commenta così le notizie di stampa che lo riguardano. “Dicono – aggiunge – che per rinnovare la classe politica dobbiamo mettere delle donne, e quando uno fa un timido accenno a mettere delle donne, 3 donne.., su 72 deputati.., eh.., 3..; poi le altre fanno schifo perché si chiamano.., sono come la Rosy Bindi.., no?”.
“Bush mi ha detto che ha ricevuto solo il Papa come me”
A Tarantini il leader di Forza Italia parla anche di politica estera: “Bush mi ha detto che ha ricevuto solo il Papa come me” dice il 14 ottobre 2008 confidando all’imprenditore barese anche le strategie del governo per superare la crisi finanziaria. “Hanno preso tutti la nostra decisione”, dice Berlusconi, “anche loro adesso prendono le banche, non fanno fallire le banche, e salvano così i soldi dei risparmiatori, se no è un disastro”, e spiega ancora che “questa cosa io l’ho indicata 15 giorni fa, l’ho fatta prima di tutti”.
Tarantini gli riferisce allora il commento di un politico pugliese: “Se ci fosse stato Prodi a quest’ora eravamo tutti nella merda”. La risposta di Berlusconi è un “eh” seguito da una parola incomprensibile. “Comunque – spiega Berlusconi – noi abbiamo individuato le cose giuste.., abbiamo portato.., noi abbiamo fatto così, subito.., adesso abbiamo portato tutti i Paesi europei a fare la stessa cosa.., e infine, stamattina, oggi, Bush, su, appunto, nostra indicazione, una settimana fa, con Tremonti che è stato là”, “nazionalizzano 9 banche, e così garantiscono la banca, e nessuna banca può fallire.., e quindi il sistema diciamo delle banche continua a fare il suo mestiere.. di (incomprensibile) l’economia, gli investimenti.., e lasciamo che la febbre finanziaria resti nel luogo della follia che sono le Borse“.
Began a Tarantini: “Serve un’altra ragazza”
“Ma questa tua amica è alta? Non gli piacciono molto alte… ne vuole anche un’altra”. Si discute di misure, colore di capelli per portare le ragazze a casa del premier. Giampi parla con una donna che deve portare un’amica e chiede una descrizione fisica. Poi l’imprenditore chiama e cerca di rassicurare Began sulla bellezza della ragazze e l’ape Regina dice che c’è bisogno di altre ragazze. Ci sono troppi uomini alla festa, tra cui questi anche George Clooney. L’imprenditore barese sembra in affanno perché non ha nessuna altra da convocare, nessuno di cui si fidi: “Vedrai si concentrerà su Vanessa”.
B.COME BASTA!
di Marco Travaglio 14€ AcquistaArticolo Precedente
Responsabilità civile dei magistrati: ostile, inutile e dannosa. Non male per una legge
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Quelli che vogliono Cesare Battisti libero
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(Adnkronos) - Stefano Conti è un uomo libero. L'Adnkronos può rivelare che al processo a Panama City sono cadute tutte le accuse. Raggiunto al telefono, Andrea Di Giuseppe, il parlamentare di Fratelli d'Italia eletto nella Circoscrizione Centro e Nord America, festeggia il risultato raggiunto dopo oltre due anni: "Dieci minuti fa ho parlato con il padre, si è commosso alla notizia che Stefano era finalmente stato prosciolto. Ha passato oltre 400 giorni in una delle peggiori galere del mondo, un luogo che non si riesce neanche a immaginare, e senza nessuna condanna, ma solo per una carcerazione preventiva in attesa di un processo che sembrava non arrivare mai. Ma insieme alla Farnesina e all'ambasciata, ho fatto di tutto per fargli ridurre la misura cautelare e farlo stare in una condizione meno disumana. L'anno scorso siamo riusciti a fargli avere i domiciliari, oggi la notizia più bella. Una grande vittoria per il nostro Paese".
Stefano Conti è un trader brianzolo di 40 anni, che per oltre due anni è stato accusato di tratta di esseri umani a scopo sessuale. Rischiava una condanna fino a 30 anni di reclusione, nonostante le presunte vittime avessero ritrattato le accuse, sostenendo di aver subito pressioni dalla polizia panamense.
Conti ha anche pubblicato un libro intitolato 'Ora parlo io: 423 giorni nell'inferno di Panama', in cui racconta la sua esperienza nel carcere panamense e ribadisce la sua innocenza. Il libro è uscito a dicembre scorso, in attesa dell'inizio del processo.
Andrea Di Giuseppe ha partecipato alle udienze preliminari, "non per influire sul merito della vicenda", spiega all'Adnkronos, ma per fargli avere il giusto processo che qualunque essere umano merita. Ho coinvolto la comunità italiana, ho parlato con i politici panamensi, sono stato accanto a lui davanti al giudice, per far capire al sistema giudiziario che quell'uomo non era solo, ma aveva accanto a sé il suo Paese”.
Conti "rimarrà ancora a Panama fino al 4 aprile, per motivi burocratici, ma appena avrà tutti i documenti in ordine potrà tornare in Italia", aggiunge il deputato italiano. Che non ha finito quella che è diventata una sorta di missione. "Dopo aver aiutato a liberare i due italiani in Venezuela, e dopo il più famoso caso di Chico Forti, il prossimo per cui mi impegnerò è l'ingegner Maurizio Cocco, rinchiuso in Costa d’Avorio da oltre due anni. Ne sentirete parlare presto". Sì perché gli italiani rinchiusi all'estero sono circa duemila, "e molti di questi sono in stato di carcerazione preventiva. Dei conti di Montecristo dimenticati da tutti. Ma ora il nostro governo, grazie anche all'azione dei sottosegretari agli Esteri Silli e Cirielli, e ovviamente all'attivismo della premier Meloni, sta finalmente affrontando questi casi. Non sono più dei fantasmi, ma dei nostri connazionali che devono poter avere tutta l'assistenza legale, politica e umana che possiamo dargli. È solo l'inizio. L'Italia sta contando e pesando di più nel mondo", conclude Di Giuseppe. (Di Giorgio Rutelli)
(Adnkronos) - Stefano Conti è un uomo libero. L'Adnkronos può rivelare che al processo a Panama City sono cadute tutte le accuse. Raggiunto al telefono, Andrea Di Giuseppe, il parlamentare di Fratelli d'Italia eletto nella Circoscrizione Centro e Nord America, festeggia il risultato raggiunto dopo oltre due anni: "Dieci minuti fa ho parlato con il padre, si è commosso alla notizia che Stefano era finalmente stato prosciolto. Ha passato oltre 400 giorni in una delle peggiori galere del mondo, un luogo che non si riesce neanche a immaginare, e senza nessuna condanna, ma solo per una carcerazione preventiva in attesa di un processo che sembrava non arrivare mai. Ma insieme alla Farnesina e all'ambasciata, ho fatto di tutto per fargli ridurre la misura cautelare e farlo stare in una condizione meno disumana. L'anno scorso siamo riusciti a fargli avere i domiciliari, oggi la notizia più bella. Una grande vittoria per il nostro Paese".
Stefano Conti è un trader brianzolo di 40 anni, che per oltre due anni è stato accusato di tratta di esseri umani a scopo sessuale. Rischiava una condanna fino a 30 anni di reclusione, nonostante le presunte vittime avessero ritrattato le accuse, sostenendo di aver subito pressioni dalla polizia panamense.
Conti ha anche pubblicato un libro intitolato 'Ora parlo io: 423 giorni nell'inferno di Panama', in cui racconta la sua esperienza nel carcere panamense e ribadisce la sua innocenza. Il libro è uscito a dicembre scorso, in attesa dell'inizio del processo.
Andrea Di Giuseppe ha partecipato alle udienze preliminari, "non per influire sul merito della vicenda", spiega all'Adnkronos, ma per fargli avere il giusto processo che qualunque essere umano merita. Ho coinvolto la comunità italiana, ho parlato con i politici panamensi, sono stato accanto a lui davanti al giudice, per far capire al sistema giudiziario che quell'uomo non era solo, ma aveva accanto a sé il suo Paese”.
Conti "rimarrà ancora a Panama fino al 4 aprile, per motivi burocratici, ma appena avrà tutti i documenti in ordine potrà tornare in Italia", aggiunge il deputato italiano. Che non ha finito quella che è diventata una sorta di missione. "Dopo aver aiutato a liberare i due italiani in Venezuela, e dopo il più famoso caso di Chico Forti, il prossimo per cui mi impegnerò è l'ingegner Maurizio Cocco, rinchiuso in Costa d’Avorio da oltre due anni. Ne sentirete parlare presto". Sì perché gli italiani rinchiusi all'estero sono circa duemila, "e molti di questi sono in stato di carcerazione preventiva. Dei conti di Montecristo dimenticati da tutti. Ma ora il nostro governo, grazie anche all'azione dei sottosegretari agli Esteri Silli e Cirielli, e ovviamente all'attivismo della premier Meloni, sta finalmente affrontando questi casi. Non sono più dei fantasmi, ma dei nostri connazionali che devono poter avere tutta l'assistenza legale, politica e umana che possiamo dargli. È solo l'inizio. L'Italia sta contando e pesando di più nel mondo", conclude Di Giuseppe. (Di Giorgio Rutelli)
Roma, 6 mar. (Adnkronos) - "Più che le conclusioni del Consiglio europeo sembrano un bollettino di guerra, con i nostri governanti che, in un clima di ubriacatura collettiva, programmano una spesa straordinaria di miliardi su miliardi per armi, missili e munizioni. E la premier Meloni cosa dice? 'Riarmo non è la parola adatta' per questo piano. Si preoccupa della forma e di come ingannare i cittadini. Ma i cittadini non sono stupidi! Giorgia Meloni come lo vuoi chiamare questo folle programma che, anziché offrire soluzioni ai bisogni concreti di famiglie e imprese, affossa l’Europa della giustizia e della civiltà giuridica per progettare l’Europa della guerra?". Lo scrive Giuseppe Conte sui social.
"I fatti sono chiari: dopo 2 anni e mezzo di spese, disastri e fallimenti in Ucraina anziché chiedere scusa agli italiani, Meloni ha chiesto a Von der Leyen di investire cifre folli in armi e spese militari dopo aver firmato sulla nostra testa a Bruxelles vincoli e tagli sugli investimenti che ci servono davvero su sanità, energia, carovita, industria e lavoro. Potremmo trovarci a spendere oltre 30 miliardi aggiuntivi sulle armi mentre ne mettiamo 3 scarsi sul carobollette".
"Stiamo vivendo pagine davvero buie per l’Europa. I nostri governanti, dopo avere fallito con la strategia dell’escalation militare con la Russia, non hanno la dignità di ravvedersi, anzi rilanciano la propaganda bellica. La conclusione è che il blu di una bandiera di pace scolora nel verde militare. Dai 209 miliardi che noi abbiamo riportato in Italia dall'Europa per aziende, lavoro, infrastrutture, scuole e asili nido, passiamo a montagne di soldi destinati alle armi".
Roma, 6 mar. (Adnkronos) - "Much appreciated". Lo scrive Elon Musk su X commentando un post in cui si riporta la posizione della Lega e di Matteo Salvini sul ddl Spazio e Starlink. Anche il referente in Italia del patron di Tesla, Andrea Stroppa, ringrazia via social Salvini: "Grazie al vice PdC Matteo Salvini per aver preso posizione pubblicamente".
Roma, 6 mar. (Adnkronos) - Gianfranco Librandi, presidente del movimento politico “L’Italia c’è”, ha smentito categoricamente le recenti affermazioni giornalistiche riguardanti una presunta “coalizione di volenterosi” per il finanziamento di Forza Italia. Librandi ha dichiarato: “Sono tutte fantasie del giornalista. Smentisco assolutamente di aver parlato di una coalizione di volenterosi che dovrebbero contribuire al finanziamento del partito”.
Roma, 6 mar. (Adnkronos) - "Il vergognoso oltraggio del Museo della Shoah di Roma è l'ennesimo episodio di un sentimento antisemita che purtroppo sta riaffiorando. È gravissima l'offesa alla comunità ebraica ed è gravissima l'offesa alla centralità della persona umana e all'amicizia tra i popoli. Compito di ognuno deve essere quello di prendere decisamente le distanze da questi vergognosi atti, purtroppo sempre più frequenti in ambienti della sinistra radicale infiltrata da estremisti islamici , che offendono la memoria storica e le vittime della Shoah. Esprimo la mia più sentita solidarietà all'intera Comunità ebraica con l'auspicio che tali autentici delinquenti razzisti antisemiti siano immediatamente assicurati alla giustizia ". Lo ha dichiarato Edmondo Cirielli, Vice Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.
Roma, 6 mar. (Adnkronos) - "Meloni ha perso un'occasione rispetto a due mesi fa quando si diceva che sarà il ponte tra l'America di Trump e l'Europa e invece Trump parla con Macron, con Starmer e lo farà con Merz. Meloni è rimasta un po' spiazzata. Le consiglio di non essere timida in Europa perchè se pensa di sistemare i dazi un tete a tete con Trump, quello la disintegra. Meloni deve stare con l'Europa e Schlein quando le dice di non stare nel mezzo tra America e Europa è perchè nel mezzo c'è l'Oceano e si affoga". Lo dice Matteo Renzi a Diritto e Rovescio su Rete4.