E’ durato tre ore l’incontro tra Matteo Renzi e Vladimir Putin a Mosca. Colloqui “in una atmosfera di amicizia e costruttiva, molti utili e tempestivi vista la situazione internazionale”, li ha definiti il presidente russo. La crisi in Ucraina e la sempre più difficile situazione in Libia, i principali argomenti toccati dai due leader. “Penso, spero, credo che dopo Minsk tutto sia più semplice – ha detto il presidente del Consiglio – noi lavoreremo perché nella direzione indicata nei protocolli di Minsk l’Europa, l’Italia possano essere punto di riferimento per uscire dalla crisi”. “Nelle prossime settimane e mesi sarà fondamentale lavorare insieme – ha detto ancora Renzi – l’Italia è disponibile a fornire tutto il proprio impegno e supporto in Europa anche indicando alcuni modelli, perché non sfugge che una parte fondamentale sarà la riforma dell’autonomia in Ucraina e noi abbiamo un esperimento in Trentino molto interessante”. “Il rigoroso rispetto degli accordi di Minsk apre la strada a una soluzione complessiva del conflitto in Ucraina, a un dialogo diretto fra Kiev e le milizie dell’est dell’Ucraina”, ha risposto il presidente della Federazione russa.
Tra i temi al centro del colloquio al Cremlino, “il dossier libico, che per noi è una vera e propria emergenza – ha sottolineato il premier – abbiamo condiviso le preoccupazioni dei nostri Paesi per il terrorismo e il fondamentalismo in Libia, occorre una risposta incisiva e il ruolo della Russia può essere decisivo”. “La situazione è peggiorata in Libia e la Russia è per una soluzione pacifica e appoggia gli sforzi dell’Onu“, ha detto Putin.
Renzi ha citato lo scrittore e filosofo russo Fëdor Dostoevskij nelle dichiarazioni finali. “Dostoevskij ha scritto pagine sulla bellezza che salverà il mondo, in una città che si chiama Firenze, e qui gioco in casa”, ha detto. “Mi piace pensare che la bellezza di cui ha scritto sia quella di chi prova a fare del proprio meglio per restituire speranza e un’occasione di pace al nostro continente e al nostro pianeta, a partire dal Mediterraneo, che è il cuore dell’Europa”. Tuttavia sulla strada della collaborazione rimane la questione delle sanzioni. “C’è uno spazio di collaborazione pur in un contesto di difficoltà legato alle sanzioni europee e alle contro sanzioni russe che costituiscono naturalmente in entrambe le direzioni un problema“, ha detto Renzi.
“Spero nell’aiuto della Russia nel Consiglio di sicurezza dell’Onu anche alla luce dei legami storici tra il vostro Paese e l’Egitto. Può essere molto importante”, aveva detto in precedenza il premier in un’intervista alla Tass. L’invito è arrivato poche ore prima che i media libici riportassero la notizia di un cessate il fuoco di tre giorni, annunciato dall’esercito nazionale, per “dare una chance al dialogo” negoziale sotto l’egida dell’Onu.
“Il nostro dialogo politico resta molto attivo e lavoriamo insieme in molti settori”, ha detto il leader del Cremlino all’inizio del vertice. Nell’incontro si è parlato anche dell’astronauta italiana Samantha Cristoforetti, che ha ricevuto gli elogi di Putin: “Rappresenta degnamente la repubblica italiana, le donne italiane, ce ne sono tante” come lei. Renzi ha poi sottolineato che si tratta della prima donna italiana nello spazio ma che “ci sono tante donne a tutti i livelli del potere, nella maggioranza dei settori, tra cui Federica Mogherini“. “Lei ha avuto occasione di parlarle quando era ministro degli esteri, prima che diventasse capo della diplomazia europea”, ha poi ricordato il premier al presidente russo.
In mattinata Renzi ha deposto come promesso domenica un mazzo di garofani rosa sul luogo dell’uccisione del leader dell’opposizione Boris Nemtsov. Il premier ha poi incontrato nell’ambasciata della capitale russa circa 130 rappresentanti della comunità italiana, in particolare imprenditori e dirigenti delle maggiori aziende attive nel Paese, tra cui Eni, Enel, Finmeccanica, Banca Intesa e Unicredit.
Il presidente del Consiglio ha visto poi il capo del governo russo Dmitri Medvedev. “Non esiste alternativa a una soluzione politica e diplomatica” delle crisi internazionali, le sue prime battute all’inizio del vertice. Tra i punti toccati nell’incontro, i due primi ministri hanno parlato di Expo 2015. “Ci aspettiamo una buona presenza dei suoi concittadini a partire dall’Expo a cui la Russia ha dato un contributo importante”, ha detto Renzi, annunciando che Vladimir Putin sarà ospite all’esposizione universale il 10 giugno.
Al termine dell’incontro, il premier ha affrontato anche la questione del Donbass, invitando le autorità ucraine a promuovere riforme per l’autonomia territoriale e citando l’esempio dell’Alto Adige come modello. ”Da questo punto di vista l’Italia ha un esempio, perché proprio nella nostra terra c’è una piccola regione che si chiama Alto Adige, che ha una autonomia speciale”, ha dichiarato alla Tass, rilanciando così la proposta del ministro degli esteri Paolo Gentiloni.
Intanto sul delitto Nemtsov – che il presidente russo ha bollato come “una provocazione” e per il quale l’opposizione punta invece il dito proprio contro Putin – si inseguono ipotesi e sospetti. La polizia locale è già in possesso delle foto di due sospettati e, secondo alcune fonti, uno di loro è già morto.
A Mosca, in memoria di Boris Nemtsov pic.twitter.com/xFBeKAmSVM
— Matteo Renzi (@matteorenzi) 5 Marzo 2015