“La mafia sta cambiando perché è cambiato il quadro politico ed economico entro cui si muoveva prima”. Sono le parole di Roberto Scarpinato, che spiega: “Prima il Sud viveva di spesa pubblica, poi depredata da colletti bianchi della politica e da mafiosi; oggi la spesa pubblica è stata ridotta e con effetto a cascata anche sulla mafia popolare. C’è un problema di mantenimento della famiglie dei mafiosi. Anche le estorsioni devono fare i conti con il fatto che centinaia di commercianti sono falliti”. Il magistrato poi osserva: “Al Nord non c’è reattività sociale nei confronti della mafia, perché la mafia si è trasformata in un’agenzia che offre beni e servizi”. E definisce “legittimazione culturale scandalosa” il fatto che nel calcolo del Pil siano inclusi droga e prostituzione. Poi sottolinea: “Siamo disarmati nei confronti della corruzione. Le pistole sono caricate a salve, i processi sono destinati a prescriversi. Nella prima Repubblica ci potevamo permettere la corruzione, ora no. L’emergenza nazionale oggi è la corruzione che sta creando una grave crisi economica”
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione