Dopo il centro nord e le vittime in Toscana e nelle Marche, ora il maltempo mette in ginocchio il centro sud. In particolare Molise e in Abruzzo dove circa 250mila persone, residenti in 103 comuni sono senza corrente elettrica da almeno 27 ore a causa della neve. L’incidente più grave, però, è avvenuto in provincia di Teramo, dove una condotta del gas della Snam si è incendiata nella frazione di Mutignano nel comune di Pineto. Le fiamme altissime sono state visibili da chilometri. Sono state tre le esplosioni e a rimanere coinvolto è stato il metanodotto che va da Cellino Attanasio a Bussi. Tre abitazioni sono rimaste coinvolte, 8 le persone soccorse, 4 ricoverate, tra le quali un bambino di 10 anni, 12, invece, sarebbero gli intossicati. All’origine dell’incidente uno smottamento, dovuto al maltempo, che avrebbe provocato la caduta di un traliccio della corrente sulla condotta. Impegnata al momento tutta le rete di emergenza con vigili del fuoco, 118, polizia, carabinieri e protezione civile.
“Si è veramente sfiorata la tragedia” dice l’assessore all’Agricoltura della Regione Abruzzo, Dino Pepe. “L’Abruzzo è un territorio fragile, sempre a rischio, dal maltempo alle infrastrutture – aggiunge – abbiamo costruito troppo e male, corriamo troppi pericoli, ora dobbiamo smettere di consumare altro suolo, ma fare subito una legge per la protezione e il recupero del nostro territorio”. Pepe ricorda varie questioni aperte in Abruzzo sul fronte ambiente. “Contro le perforazioni delle trivelle in mare – spiega per esempio – siamo andati alla Corte Costituzionale, per gli elettrodotti siamo pronti a combattere, questa regione corre troppi pericoli”.
Chiuse le autostrade A24 e A25
Sempre in Abruzzo il maltempo ha costretto a chiudere anche due autostrade, la A24 e la A25, sulle quali si sono abbattute bufere di neve. La A24 è stata poi riaperta al traffico. Il vento molto forte ha toccato e superato in alcuni momenti i 140 chilometri orari. Il tratto interessato dalla tempesta di vento e neve è stata quella tra la Valle Peligna e la Marsica e quella di L’Aquila Ovest e Colledara (Teramo). La società Strada dei Parchi raccomanda comunque agli automobilisti di evitare di mettersi in viaggio e soprattutto di non forzare il blocco imposto sia alle auto sia ai mezzi pesanti.
La circolazione ferroviaria è invece sospesa in tratti della linea Avezzano-Roccasecca e della linea Pescara-Sulmona a causa della caduta di alberi provocata dal vento. Non sono stati attivati servizi sostitutivi con autobus per l’impraticabilità delle strade a causa delle bufere di neve.
Molise paralizzato dalla neve
Il Molise è paralizzato. Nevica senza sosta su quasi tutta la regione ormai da 24 ore. A Campobasso il manto ha raggiunto il mezzo metro, più di un metro invece nelle zone di montagna della provincia. Le scuole sono rimaste chiuse in una settantina di comuni della regione (compresi i due capoluoghi Campobasso e Isernia). Molti i disagi con black out, in alcuni centri, dell’energia elettrica, delle linee telefoniche e del segnale televisivo. Danni ingenti a Campobasso, ma anche in molti paesi, per gli alberi caduti sulle strade e sulle auto in sosta. Danneggiati anche pali dell’energia elettrica. Per tutta la notte decine di mezzi spartineve e spargisale e centinaia di uomini hanno lavorato per liberare le strade. Diverse le arterie impraticabili o chiuse al traffico. Decine gli interventi dei vigili del fuoco per soccorrere automobilisti rimasti bloccati.
Valanga nelle Marche
La frazione Foce del Comune di Montemonaco (Ascoli Piceno) è rimasta isolata a causa di una valanga caduta dalle pendici del monte Sibilla. Per i nove residenti (tra cui degli anziani), si è tentata un’operazione di recupero con un elicottero del Corpo Forestale partito da Rieti. L’operazione non è riuscita a causa del forte vento in quota che ha costretto l’equipaggio a rientrare alla base. Nuovi tentativi verranno fatti domani. Per ora gli abitanti, rimasti senza elettricità, hanno assicurato di stare bene e di essere autosufficienti per le prossime 24-48 ore.
Toscana, 2mila interventi e 4600 richieste
In Toscana in 24 ore i vigili del fuoco hanno effettuato poco meno di 2mila interventi, mentre le richieste di intervento sono salite a oltre 4600, a causa anche del vento, in calo ma sempre forte, che ha continuato a interessare la regione.
Tutti i comandi provinciali sono impegnati, e lo sono stati anche per tutta la notte scorsa: attualmente, sul territorio, è dislocata una forza operativa di 150 squadre. Dalle prime ore di questa mattina, al dispositivo di soccorso già messo in campo, si è aggiunta anche un’altra piattaforma aerea giunta dal comando di Milano su disposizione del Centro operativo nazionale. La direzione regionale dei vigili del fuoco per la Toscana, che sta effettuando il coordinamento a livello regionale – spiegano infine i vigili del fuoco – “sta continuamente monitorando la situazione per gestire al meglio le risorse sul campo e poter tornare alla normalità, nel più breve tempo possibile”.
Rossi: “Toscana devastata, ma fanno notizia i pini di Moratti”
E oltre al vento si alzano anche le prime polemiche. C’è per esempio quella del presidente della Regione Toscana Enrico Rossi: “La Toscana devastata da un uragano che distrugge aziende, case, scuole per centinaia di milioni di danni ma la stampa nazionale piange lacrime solo per i cipressi del Carducci e i pini di Moratti. E la chiamano informazione”. Il governatore si dice “furioso” perché “1300 imprenditori del vivaismo pistoiese che danno lavoro a oltre 12mila persone, danneggiati per centinaia di milioni dall’uragano, non fanno notizia; mentre le lacrime del patron Moratti, per i suoi pini della sua villa al Forte, finiscono sulla stampa nazionale”. Rossi, che ha dichiarato lo stato di emergenza regionale e ha chiesto aiuto allo Stato per far fronte ai danni, aveva già effettuato un sopralluogo a Pistoia, tra le province più colpite, mentre oggi 6 marzo sarà in Versilia.