“Il downloading e la condivisione online non danneggia l’industria di settore, bisogna invece  rafforzare il potere contrattuale degli autori”. Così Julia Reda, 28 anni, eurodeputata dei Pirati tedeschi e responsabile del Rapporto sulla riforma della direttiva Ue sul diritto d’autore per il Parlamento europeo. “Si è sempre condiviso libri o cd – spiega la Reda – Quello che dobbiamo fare è creare offerte per le quali le persone siano disposte a pagare”. L’eurodeputata tedesca mira anche a “rafforzare i diritti degli autori nei confronti dei loro produttori”. Ma a frenare sono “lobby e altri partiti politici che stanno cercando di influenzare il mio rapporto”, aggiunge. L’aggressività dei lobbisti di settore è denunciata anche da Isabella Adinolfi, eurodeputata M5S e responsabile di un rapporto di parere per la commissione Cultura: “Mi hanno chiesto di non cambiare niente” e “mi hanno accusato di essere giovane e accademica”. Laura Ferrara, grillina e membro del gruppo di lavoro istituito ad hoc per la riforma del copyright al Parlamento europeo, invita a  “ripensare il rapporto autore e utente” e parla di “abbattimento della necessità dell’intermediario che in passato godeva del maggior guadagno”  di Alessio Pisanò 

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