Un gruppo di antagonisti ha manifestato contro il segretario del Carroccio impegnato per lanciare la candidatura di Rixi alla presidenza della Regione. Lui risponde: "Stufo di questi comizi blindati. Questa non è democrazia, è mezza delinquenza"
“Fuori la Lega dalla nostra città – Genova Antifascista“. Con questo striscione un gruppo di giovani dei centri sociali ha manifestato a Genova, in via Cesarea, dove si terrà il comizio del leader della Lega Matteo Salvini. Sul posto sono presenti le forze dell’ordine. Gli antagonisti hanno intonato slogan contro il Carroccio, gridando “Fuori Salvini dalla nostra città”.
“Io sono stufo di fare comizi blindati, non è democrazia”, ha commentato Salvini, parlando con i giornalisti prima di prendere parte a una manifestazione per il lancio della candidatura di Edoardo Rixi alla presidenza della Liguria.
“Ognuno – ha aggiunto Salvini – è libero di manifestare come vuole, basta che non rompano le scatole a cittadini e poliziotti. Uno manifesta con le idee, non con la violenza. Questa non è Genova, è un’altra roba. La democrazia prevede che ci sia gente che non la pensa come me e esponga le sue idee pacificamente. Questa non è contestazione ma è mezza delinquenza“.
Il segretario leghista è tornato anche sulla rottura col sindaco di Verona Flavio Tosi, riguardo all’eventuale uscita di parlamentari dal Carroccio: “Non ci sono problemi di numeri per i gruppi in Parlamento, non è una questione che ci preoccupa. Non siamo una caserma – ha aggiunto – non spingo nessuno a fare qualcosa contro voglia. Chi mette in discussione Zaia si accomoda fuori dalla Lega. In Veneto vinciamo per quello che abbiamo fatto. Non faccio come Renzi che va a cercare tizio e caio e si esalta se fa campagna acquisti. Non ho un problema di questa natura”.