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Sanità: nuovo piano anticorruzione, ma senza risultati

Ministero della Salute
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Il Ministero della Salute ha varato il nuovo piano anticorruzione e ancora una volta sembra una commedia di De Filippo recitata da attori dilettanti ma con una trama drammatica dal titolo: Te piace u potere ?

La Corte dei conti ha determinato che la Sanità pubblica è una palude di illegalità. E questo è un dato di fatto. Mi aspettavo quindi che il piano triennale di prevenzione della corruzione 2015-2017 , ponesse un rimedio efficace a questo annoso scandalo e invece, dopo averlo letto e riletto, mi sono convinto che non possa assolutamente funzionare. Nemmeno questa volta ce la faremo.

Il piano anticorruzione del Ministero della Salute, al contrario di come ha operato la Corte dei Conti per Agenas, Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali, e di altre indagini ufficiali che forniscono dati, analisi, informazioni puntuali e circoscritte, non fornisce nessun dato, non si confronta con la realtà dei tagli lineari, non contiene analisi reali ed oggettive sulla situazione spaventosamente grave che solo negli anni 2010-2012 ci è costata più di un miliardo e mezzo di euro in frodi e illegalità. “Oggi l’Italia avrebbe potuto spendere quella cifra per avere 5 nuovi ospedali modello. Salvando delle vite che invece sono andate perdute” lo ricorda Cecilia Taranto, Segretario Generale Fp, Sindacato Funzione Pubblica, come riporta Adnkronos Salute.

Nel piano mancano stime, misure, valutazioni statistiche e dati precisi, parametri, che servono alla realizzazione dell’obiettivo. Inoltre il piano manifesta una plateale contraddizione: si riferisce alla corruzione includendo in questo concetto  tutte le forme di malcostume, abusi, speculazioni, arbitri, truffe, ecc, ma limita i suoi interventi  ad un ambito molto piccolo, per altro il meno significativo, che è quello amministrativo (gestione del personale, forniture ,servizi e appalti ). Restano fuori i bubboni più grossi della corruzione: politica, gestione, rapporto pubblico/privato, organizzazione dei servizi, clientelismo, frodi fiscali, ecc.

Il vero guaio di questo piano è che ci si dimentica che la corruzione è determinata da fattori politici, sociali e culturali ben più ampi e disastrosi.

Il piano indica come corrotti e corruttibili tutti gli operatori della sanità, esclude totalmente governo, politica e top management e come unica soluzione propone il principio di rotazione come se tutti fossero corruttibili e che l’unica prevenzione o soluzione sia il loro spostamento da una sede ad un’altra.

In un momento dove mancano risorse, dove gli ospedali tagliano servizi importanti e la sanità pubblica è in picchiata come un aereo impazzito il piano non prevede sanzioni.

La lotta alla corruzione non esiste nel piano, è solo un adempimento burocratico e italiota alla Legge 190/2012 e mi viene solo in mente una cosa ……ma la corruzione nella Sanità Pubblica si vuole eliminare o si vuole eliminare la Sanità Pubblica?

Vogliamo spezzare questo meccanismo con un piano serio ed efficace dove chi sbaglia paga e non potrà mai più governare la cosa pubblica e come succede nelle favole vivremo più felici e contenti con i cattivi che perdono sempre!

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