Oggi si celebra la Giornata Internazionale della Donna ed è bene ricordare che nessuna questione è più importante per il nostro futuro. Nessuna problematica ha compiuto così tanti progressi in poco tempo. E non c’è alcuna questione che necessiti maggiore allerta da parte nostra, affinché gli sforzi di questi ultimi vent’anni non restino incompiuti.
L’8 Marzo del 1995, Hillary Clinton durante una visita a Pechino dichiarò che i diritti delle donne sono diritti umani. Da quel momento in poi, il mondo ha compiuto grandissimi passi avanti verso una più completa uguaglianza di genere.
Oggi sempre più donne ricoprono incarichi politici, sono protette da leggi contro la violenza di genere e sono tutelate da ordinamenti che garantiscono l’uguaglianza di genere come non era mai accaduto nella storia.
Ogni giorno, sempre più persone in tutto il mondo sono consapevoli del fatto che per porre fine all’estremismo, ridurre il riscaldamento globale, sradicare la povertà, dobbiamo proteggere i diritti delle donne.
Ma restano molte sfide. Le donne guadagnano meno degli uomini e spesso ricoprono incarichi meno prestigiosi. Un terzo delle donne nel mondo è vittima di violenze fisiche o psicologiche nel corso della sua vita. Ottocento donne muoiono durante il parto ogni giorno. A febbraio le Nazioni Unite hanno riferito che c’è stato un aumento degli attacchi contro le ragazze che rivendicano il loro diritto all’istruzione.
Questo non è il momento di disperarsi ma di essere fiduciosi. Quello che mi dà speranza sono le centinaia di donne che ho conosciuto durante la mia vita, determinate a lavorare per il cambiamento, donne come mia madre Ethel e Marina Pisklakova, che combatte contro la violenza domestica in Russia.
Recentemente, in onore di donne come queste, ho avuto il privilegio di tenere un discorso durante una Seduta Solenne del Consiglio Comunale di Bologna. Ho parlato dei loro diritti e dell’importanza dell’educazione ai diritti umani per un futuro più giusto e pacifico.
L’evento rientrava all’interno di una serie di iniziative promosse dalla Città di Bologna per celebrare la Giornata Internazionale della Donna e presentare la mostra “Ladies for Human Rights” di Marcello Reboani, curata da Melissa Proietti. L’esposizione, visitabile fino al 15 Marzo nella Sala Manica Lunga del Palazzo d’Accursio, raccoglie diciotto ritratti di donne straordinarie, pioniere nella difesa dei diritti umani come Malala Yousafzai, Joan Baez, Ellen Johnson Sirleaf, e Anne Frank.
Invito tutti voi, specialmente le famiglie con figlie piccole, a visitare la mostra e trarre forza dal coraggio che queste donne hanno dimostrato nel superare le sfide che si sono trovate a dover fronteggiare. Se più persone seguissero il loro esempio, negli anni a venire, avremo molto di più da celebrare in occasione della Giornata Internazionale della Donna.