Cronaca

“Hackerati i nostri siti web, è stato l’Isis”. Le casalinghe e il Pd ci credono davvero

Sui social network minacciano il sacco di Roma, con la bandiera dello Stato Islamico sul Colosseo. Per ora l'offensiva web, se di questo si tratta, ha colpito il sito delle massaie e della sede regionale del Partito Democratico. I responsabili la prendono seriamente: "Andiamo avanti con la stessa determinazione"

“Prenderemo Roma”. Gli affiliati dello Stato Islamico lo hanno minacciato più volte sui social network postando le immagini della bandiera nera del califfato che sventola in piazza San Pietro o sul Colosseo. Nessuno, però, avrebbe mai immaginato che gli uomini in nero di Abu Bakr al-Baghdadi – se di questo si tratta – decidessero di passare prima dai siti del Pd Toscana e di Federcasalinghe. “Hackerato dallo Stato Islamico (Isis). Siamo ovunque” è il messaggio, sempre con lo sfondo nero che campeggia sui relativi siti. Una scelta piuttosto originale per assestare un attacco al cuore dell’Italia. Fatto sta che, da Voghera a Firenze, pare abbiano preso la questione molto molto seriamente.

I responsabili web delle due piattaforme si sono detti allibiti quando, entrati nelle loro pagine Internet, si sono trovati davanti alla bandiera di Isis, con tanto di musica da battaglia in sottofondo. “Ditelo ai vostri governi: non disturbate l’Islam o conoscerete i rischi”, firmato United Islamic Cyber Force. Così, a inizio febbraio, le casalinghe hanno trovato il loro sito “imbrattato” dalla bandiera nera di Isis. “Abbiamo avvisato subito la polizia postale – spiega dall’ufficio stampa Federica Rossi Gasparrini – e ci hanno detto che i siti di donne erano un obiettivo dichiarato, ma il nostro è stato l’unico a essere colpito”.

Neppure il Partito Democratico prende sotto gamba la questione. E la reazione è improntata a una difesa “alta” e senza cedimenti: “Attacchi telematici e attacchi fisici. Non ci facciamo né impressionare, né impaurire – ha scritto sul suo profilo Facebook il deputato Dario Parrini, in riferimento anche all’assalto dei giorni scorsi alla sede regionale del Partito – Andiamo avanti con la stessa determinazione di sempre. Anzi, con determinazione ancora maggiore”.

C’è anche chi intuisce la portata probabilmente goliardica dell’attacco e non si scompone più di tanto. E’ il responsabile della comunicazione del Pd Toscana, Antonio Mazzeo, che sul suo profilo Facebook commenta l’accaduto scrivendo: “Pensavo di trascorrere una serata tranquilla…. Invece hanno hackerato il sito del Pd Toscana. Se avete qualche contatto nella Polizia Postale segnalatemelo in privato. ‪#‎sabatoseralternativo ‪#‎ohiohi”. La polizia postale è stata poi avvisata e sicuramente starà verificando chi si nasconde dietro il profilo Facebook di tale Mohammed Ali che ha firmato la violazione. Le autorità, però, dovranno soprattutto verificare se effettivamente il signor Ali sia collegato agli uomini di al-Baghdadi.