Cinema

Mel Gibson torna alla regia dopo 10 anni, girerà in Australia Hachsaw Ridge

Il film è basato sulla vita di Desmond T. Doss, il primo obiettore di coscienza a essere insignito della Congressional Medal of Honor americana per aver salvato decine di soldati in battaglia. Il protagonista della pellicola dovrebbe essere Andrew Garfield, boyfriend di Emma Stone, attore di Leoni per agnelli di Redford, come per The amazing Spider Man 1 e 2 e tra i protagonisti del prossimo film di Scorsese, Silence

Sarà Hachsaw Ridge, basato su una singolare storia di eroismo durante la seconda guerra mondiale, a segnare il ritorno di Mel Gibson alla regia cinematografica dopo dieci anni di traversie a livello di immagine pubblica, dovute ad accuse di antisemitismo e ai maltrattamenti riservati all’ultima moglie. La notizia della pre-produzione del nuovo film è stata diffusa dai media australiani perché il ritorno da regista per l’attore della quadrilogia Arma Letale avverrà proprio su un set dell’Australia. Lo ha specificato il produttore della pellicola, Bill Mechanic: “Gireremo in Australia, probabilmente in più di una delle tre regioni orientali del Queensland, Nuovo Galles del Sud e Victoria”.

Il film è basato sulla vita di Desmond T. Doss, il primo obiettore di coscienza a essere insignito della Congressional Medal of Honor americana per aver salvato decine di soldati in battaglia mentre prestava servizio come medico. La star che Gibson si appresterebbe a dirigere nel ruolo del dottor Doss è Andrew Garfield, il boyfriend di Emma Stone, attore di Leoni per agnelli di Robert Redford, come per The amazing Spider Man 1 e 2 e tra i protagonisti del prossimo film di Martin Scorsese, Silence.

Il personaggio di Doss nella realtà storica si rifiutò di uccidere e portare un’arma in combattimento, per via delle sue convinzioni religiose in quanto appartenente alla Chiesa Avventista del Settimo Giorno. Randall Wallace tornerà a scrivere con Gibson la sceneggiatura del film, dopo che i due aver lavorato da solo per lo script di Braveheart e We were soldiers, concentrando il racconto su uno degli episodi più drammatici della guerra sul fronte del Pacifico tra esercito americano e giapponese: la battaglia sull’isola di Okinawa che si protrasse da marzo a giugno del 1945 e in cui Doss si distinse per eroismo mettendo in salvo, sotto il fuoco nemico, decine di marine.

Gibson tornerà così alla regia dopo un decennio di inattività dietro la macchina da presa, e dopo una faticosa rentrée come attore nel post 2006. L’attore nato negli Usa ma trasferitosi con la famiglia in Australia, dopo l’esordio con Interceptor/Mad Max nel 1979, divenne ulteriormente celebre per la saga di Arma Letale dove interpretava l’agente dai modi rudi e anticonvenzionali Martin Riggs; anche se già l’interpretazione di Gallipoli/Gli Anni spezzati nel 1981 e Un anno vissuto pericolosamente (1982), entrambi per la regia di Peter Weir, lo avevano consacrato attore di rango.

È del 1995 l’exploit che lo iscrive nella storia di Hollywood: il progetto Braveheart – Cuore impavido, che lo vede anche protagonista principale e produttore, vince cinque Oscar, tra cui quello come miglior regista e miglior film. Per parecchi anni lascia perdere la regia e si dedica alla recitazione (Signs di Shyamalan e What women want, per segnalarne la versatilità), ma la fama e la credibilità ricevute grazie al massimo riconoscimento mondiale per l’industria del cinema, Gibson le utilizza nel 2004 per uno dei film più controversi e discussi dell’ultimo decennio: La passione di Cristo. Il film sugli ultimi giorni di Gesù, immersi in un sanguinolento grand guignol di sofferenza, porta ad una contrapposizione di interpretazione che negli anni a venire si trasferiranno dal film al suo creatore: da una parte i cattolici più intransigenti elogiano il film, dall’altro la comunità ebraica e molti teologi di fama mondiale sostengono che La Passione di Cristo inciti all’odio antisemita.

Ad affossare ulteriormente l’attore è lo scoop della radio New York WSNR che intervistando il padre, mister Hutton Gibson, registra l’affermazione dell’anziano: “l’Olocausto è un’invenzione”. Mel si dissocia ma la frittata è fatta. Emerge così la fuga del padre estremista di destra dagli Usa verso l’Australia per paura di “corruzione morale del ‘68” sui figli. La carriera di Gibson lentamente si inabissa giusto il tempo per l’ultima regia, Apocalypto (2006): si separa dalla storica moglie Robyn con cui aveva avuto sette figli; finisce nel tunnel dell’alcolismo; viene arrestato per guida in stato di ebrezza e urla ai poliziotti “fottuti ebrei” e “gli ebrei sono responsabili delle guerre di questo pianeta; fino alle reiterate molestie alla nuova compagna di origine russa nel 2009.

L’ultimo decennio per Gibson è un travaglio di proporzioni bibliche: allontanato dalle produzione che contano, particine imbarazzanti come ne I mercenari 3. Ora la possibile rinascita con Hachsaw Ridge, prodotto da quel Bill Mechanic che potrebbe essere il passpartout per rientrare dalla porta di servizio in qualche studios di medio livello ad Hollywood. Infatti Mechanic, dopo aver lavorato alla Fox tra il ’96 e il 2000 è stato tra i produttori di The New World, Coraline e la porta magica, nonché della Notte degli Oscar 2010.