Sono molto vergognata. Guardo l’Arena di Giletti. Trovo esemplari umani che parlano in mia rappresentanza. Sono politici. Stiamo attenti a parlarne male sennò facciamo populismo o antipolitica. Sono – come posso dire – affermazioni che vanno bene in tutte le stagioni. Usate da chiunque, persino da consiglieri comunali di microcosmo del sud finiti nell’ennesima miserrima gettonopoli. Non ci bastava Agrigento? Alla fine di tutto, piomba sulle certezze di molti un sospetto: plausibile e gran figura di merda che ci tocca patire, ad ogni modo estesa tout court. Scusate l’idiomatismo.
I consiglieri comunali in collegamento video si difendono con veemenza dalle legittime domande del conduttore. Consiglieri comunali di Siracusa. Stanno sempre a riunirsi in commissioni, mille e 200, un cumulo di gettoni di presenza pari a 650 mila euro. Accidenti. Ad Agrigento la gente è scesa in piazza, ad inforcarne qualcuno ci voleva poco eh.
Noi che faremo? Li saluteremo in piazza Duomo, al massimo. Comunque si riuniscono tanto perché dove non arriva l’Ars o la Regione, ci sono loro. Certuni hanno la Porsche, dice Giletti. Gaudio meritato. Siracusa è nelle mani dei prodi sapete. Ok. Paghiamo la Tari più alta d’Italia e la mondezza ci bussa alla porta, non è il lattaio, non è il postino. Discariche di rifiuti molto speciali costellano le vie verso il mare. Paesaggio metafisico. Lunare anzi. Spariscono i negozi, le strade si svuotano, soltanto le buche ricordano al mondo che ogni tanto esiste l’uomo, solamente perché vi precipita dentro. Le buche non sono buche, sono buche lunari o calanchi.
E’ una città fatta di prodi, di consiglieri comunali che sanno il fatto loro e non le mandano a dire a Giletti, nemmeno quello che berciava di primo turno (non so dove, forse in fabbrica?) e permessi congrui per fare il politico e che “attenzione attenzione, non facciamo passare il messaggio che siamo dei ladri”. Ed erano un quartetto in collegamento, uno aveva gli occhialini con la montatura rossa e sembrava molto risoluto e infervorato. E quegli occhialini rossi lo rendevano severo. Cioè: tu con quegli occhiali sei onesto. A Siracusa non lavoriamo, rispettiamo la crisi. Siamo in una botte di ferro, perché c’abbiamo le commissioni. Siracusa sa premiare. Il merito. E pure l’ex sindaco che ha lasciato il comune in default. Pure lui è stato premiato con la sua giunta. Soldini guadagnati. Messi in tasca et voilà. Senza colpo ferire. In gamba.