Il governo smentisce, ma uno dei genitori ha annunciato la querela contro i ministeri dell'Istruzione e della Salute: "Chiediamo venga fatta giustizia"
Dopo una lunga agonia, è morto Ricardo de Olivera, 14enne brasiliano picchiato il 5 marzo scorso nella scuola pubblica di Vila Jamil, nella periferia di San Paolo. Il ragazzo è stato aggredito a scuola da cinque compagni perché figlio di una coppia di omosessuali. “Non sapevo che mio figlio fosse vittima di discriminazione a scuola”, ha detto in lacrime uno dei genitori, Marcio Nogueira. Il fratello della vittima, di 15 anni, ha raccontato alla polizia che Ricardo è stato aggredito all’entrata a scuola e che si è sentito male quattro ore dopo. La versione della famiglia viene respinta dai ministeri dell’Istruzione e della Salute che sostengono che il ragazzo sia morto per una emorragia cerebrale causata da un aneurisma.
Ma Nogueira sostiene che due dei cinque aggressori siano andati a casa del nonno di Ricardo per scusarsi ed ha annunciato una querela contro il governo di San Paolo: “Chiediamo che venga fatta giustizia e che episodi del genere non succedano ad altri ragazzi”.