“Il caso De Luca? La legge Severino non va cambiata, l’abuso d’ufficio è un reato grave, importante“. Sono le parole dell’ex ministro della Giustizia del governo Letta, Annamaria Cancellieri, ospite de La Zanzara, su Radio24. “Quando ho contribuito a fare la legge, ci ho creduto e ci credo ancora” – continua – “E’ una legge che abbiamo fatto con grande passione, fu voluta da tutti e dal Paese. Ma se ora le forze politiche pensano che l’abuso d’ufficio sia poca cosa, la cambino. Per me non è una cosa superata”. Sul caso Ligresti e sulla passata richiesta di sue dimissioni da parte di Renzi, che invece per De Luca ha assunto un diverso atteggiamento, la Cancellieri osserva: “E’ una contraddizione, ma sta nella logica della politica che sfugge alla mia. La telefonata per Giulia Ligresti fu un errore, non la rifarei, dovevo riflettere di più. Ma ho ascoltato i sentimenti perché era una donna che in quel momento stava perdendo tutto. Certo, sono rimasta male e non ho più rapporti. Con Antonino siamo amici da 40 anni, il resto della famiglia non l’ho più sentita”. E aggiunge: “La battaglia di Laura Boldrini per i nomi femminili? Io mi sono sempre fatta chiamare ‘prefetto’ e ‘ministro’ al maschile, perché non ho mai avuto problemi di questo tipo, non me ne frega niente, i temi su cui combattere sono altri”. Durissime le parole sul comico Giorgio Panariello che, all’ultimo Festival di Sanremo, ha ironizzato pesantemente sull’aspetto fisico dell’ex ministro. “Quelle parole sono state offensive, ci sono rimasta male” – commenta la Cancellieri – “Panariello è stato patetico. Tutte le ministre citate da lui avrebbero dovuto indignarsi. Alla Rai poi potevano anche controllare la mia foto che è stata mostrata. Hanno scelto una foto orribile, forse truccata apposta. E da tutti quei comitati sulle donne non è venuto nulla. E’ una cosa che mi indigna” di Gisella Ruccia