Nell’arco di una notte il post con cui Salvini ha sancito la defenestrazione di Flavio Tosi ha ricevuto quasi 800 commenti, 400 condivisioni e 5mila like e, c’è da scommetterci, i numeri continueranno a crescere. Ma i commenti al post non sono a senso unico. Si va dagli insulti più beceri all’indirizzo del sindaco di Verona, fino ai toni di disappunto per la scelta del segretario. Tosi viene accusato a fasi alterne di essere assetato di poltrone: “Quando le cose cominciano ad andare bene c’ è sempre qualcuno che deve rompere le palle… cosa vuol dire la cadrega…” e di essere “come Fini”. Altri lo accomunano ad Alfano, la persona che oggi più che mai attira gli odi dei leghisti: “Tosi andasse a taglia l’erba ai giardinetti. A me mi puzza. Me sembra Alfano. Matteo sei un mito vai avanti così”.
I commenti dei tosiani sono più articolati e accusano Salvini di essere la causa della spaccatura: “Da Veneta sono molto dispiaciuta, Tosi era pronto a venire incontro, l’importante era fare le liste in Veneto e non comprendo perché lei non ha voluto questo”. Lo si accusa di essere un “dittatore come Renzi”, poi via di amarezza e delusione. “La Moretti ringrazia e, dalla gioia, ha incrementato le sedute dall’estetista…” scrive qualcuno, mentre c’è chi pone delle domande: “Come mai la fondazione di Tosi “ieri” andava bene e “oggi” no?” e, ancora, “perché la Liga Veneta, con Tosi segretario, non poteva scegliere e fare le liste?”. Ancora una volta si punta il dito su Salvini: “Mi dispiace Matteo, hai fatto tutto tu, da solo, e se il Veneto finirà in mano a quella invotabile della Moretti sarà solo colpa tua. Dillo che hai (o avete) paura di Tosi”.
Tra i commenti se ne scova anche qualcuno di militanti iscritti alla fondazione di Tosi: “Mi permetto di dire che non capisco… fino a una settimana fa la fondazione andava bene alla Lega… tutti zitti… ora non va più. Qual è la verità? tu Salvini sei bravo ma anche Tosi non è da meno. C’è qualcosa che non quadra…”. Matteo Salvini, a qualche ora dal post che ha messo fine alla relazione Lega-Tosi, prova a spostare l’attenzione lanciando strali contro Alfano: “Notte serena Amici – scrive il segretario del Carroccio -. Alfano attacca ‘la Lega estremista’ e dice ‘mai appresso a Salvini’. Lo capisco, lui preferisce stare ‘appresso’ ai clandestini”.
SUI PROFILI VICINI A TOSI
Anche sul profilo della fondazione “Ricostruiamo il paese”, decisamente meno frequentato rispetto a quello di Salvini, non mancano i commenti alla notizia della serata. Anche in questo caso non si tratta di commenti a senso unico. “La rottura l’hai voluta tu, non dare la colpa a Salvini. Ora vediamo quanto vali fuori da Verona!” e ancora “Secondo me ci rimette Lega e Verona! O no! Flavio perché questo cambiamento. Mah!”. Il sindaco si prende del “traditore”, del “democristiano” , ma anche qualche complimento: “Tosi sei un grande! Tutti gli altri politici al tuo posto si sarebbero svenduti! Io da militante esco dalla lega con Tosi e mi porto dietro più persone possibile!”. Poi un messaggio di sostegno che sembra una delazione: “Tosi anche un pezzettino di Calabria e con te”, per contro Salvini si prende del “demagogo e populista”
Nella galassia dei profili Facebook tosiani c’è anche “Flavio Tosi per l’Italia intera” che affida alla rete una difesa d’ufficio: “Noi sentiamo Flavio praticamente tutti i giorni e in questi mesi mai e poi mai lo abbiamo sentito dire che si voleva alleare con uno o con l’altro, Flavio è sempre stato un limpido e trasparente e se voleva fare certe scelte di certo non si preoccupava di dirlo lui per primo… Alfano, Passera? Mah, sono nomi pronunciati solo da chi l’ha voluto far fuori, mai da lui… perché vedete, dare educazione e rispetto è un tantino diverso dall’allearsi politicamente a qualcuno… ma se volete continuare a credere alla storia dell’orso fate pure… nessuno ve lo vieta!”
A ROMA
In ballo ci sono anche i destini dei tosiani di Roma. La truppa non è foltissima, ma potrebbe creare qualche sfaldamento nei palazzi romani. Al Senato sono apertamente e dichiaratamente schierate con Tosi (con tanto di foto del profilo Facebook dedicata) la senatrice Patrizia Bisinella “lady Tosi” e la senatrice Emanuela Munerato (quella che fece un accorato intervento in aula vestita da operaia), per chiudere con Raffaela Bellot, che non offre evidenze ‘social’ della propria appartenenza ma nei giorni scorsi si è schierata pubblicamente con la posizione espressa da Flavio Tosi nella diatriba con la segreteria federale. Nell’altro ramo del Parlamento il deputato schierato più apertamente è Roberto Caon, che non cambia la foto del profilo ma condivide e commenta contenuti inequivocabilmente tosiani e foto con il sindaco di Verona. Nelle fila tosiane vengono annoverati anche i deputati Matteo Bragantini, Emanuele Prataviera e Filippo Busin.