Michelino Davico, senatore Gal ed ex del Carroccio al fatto.it dopo l'inchiesta aperta dalla Procura di Torino: "Nessun legame tra sponsorizzazione di CoopSette e appalto del grattacielo della Regione Piemonte". Il Tour? "Con il partito non c'entra nulla"
Nessun legame tra il Giro della Padania e la Lega Nord. Nessun legame tra il grattacielo della Regione Piemonte e la sponsorizzazione delle coop costruttrici, come invece ipotizza la Procura di Torino, che indaga per finanziamento illecito a proposito di un versamento da 50mila euro. Lo afferma il senatore Michelino Davico, nel 2013 passato a Gal dopo quasi vent’anni nel Carroccio. “L’associazione Monviso-Venezia (che organizza la competizione, ndr) con la Lega non c’entra nulla”, afferma il senatore che difende il suo gruppo sportivo e la sua invenzione: “Se trovassi nuovi sponsor l’organizzerei ancora”.
Gli investigatori sospettano che la sponsorizzazione delle coop al Giro della Padania sia legata al contratto del grattacielo della Regione Piemonte. Ne sa qualcosa?
Di questo non ne so nulla. Ho sempre tenuto distinto l’aspetto del mio impegno politico da quello sociale e sportivo. L’associazione Monviso-Venezia è apartita, apolitica, aconfessionale e a-tutto.
Non era una competizione della Lega Nord?
Il Giro della Padania era un giro per professionisti, la Pianura padana è la culla del ciclismo. Poi le contestazioni contro la Lega ci hanno fatto comodo, una pubblicità enorme, ma resta un giro per professionisti. Il primo anno l’ha vinto Ivan Basso, che non è militante di partito. Il secondo l’ha vinto Vincenzo Nibali, vincitore dell’ultimo Tour de France.
Quanto costava organizzare una competizione così?
Una gara per professionisti costa 150 mila euro al giorno e dura cinque giorni. Faccia il conto di quale possa essere il bilancio di una manifestazione come quella.
Come avete trovato i soldi?
Abbiamo chiesto ad amici, a ditte, a conoscenti di farci da sponsor. Tanti amici – personali o titolari di aziende – hanno sottoscritto con noi dei contratti di pubblicità. Quell’anno c’erano cooperative, produttori di acqua, di biciclette, di selle e altri.
Aveva avuto contatti con la CoopSette prima?
Conoscevo e conosco alcuni dirigenti per le passioni ciclistiche.
Conosce Paolo Rosa, indagato dalla procura di Torino?
Conosco Paolo Rosa, ma soprattutto Alfio Lombardi, grandissimo amico e grande ciclista.
Quindi le domande per le sponsorizzazioni le ha mandate anche a loro?
Sì, facciamo sempre così, scrivi a chi conosci, non lo fai al buio.
Conosceva anche quelli della Unieco?
Non li conosco direttamente, ma so che esistono.
Quelli della Cmb, Cooperativa Muratori e Braccianti?
Li ho conosciuti in un’inaugurazione, una conoscenza come tante, fatta nell’ambito dell’attiva politica.
Gli investigatori sono insospettiti dai tempi. Sono passati quattro giorni tra la firma del contratto dei lavori e la richiesta di sponsorizzazione. È una coincidenza?
Me lo dice lei adesso, non ne ho idea.
Per i pm c’è stato un finanziamento illecito alla Lega tramite l’associazione.
Lo escludo, non abbiamo un euro che non sia entrato o uscito tramite bonifico o un assegno non tracciato. Abbiamo fatto molta attenzione, è tutto trasparente. C’è un conto corrente, è tutto lì. Anzi, ci mancano i soldi per sostenere l’attività sportiva.
Esclude una connessione tra il finanziamento delle coop e la firma del contratto con la Regione guidata da Cota?
Cota non c’entra niente col giro di Padania. L’associazione siamo io, altri soci e i ragazzi, non c’entra nulla con la Lega Nord. Chi ha finanziato la Monviso-Venezia ha finanziato la Monviso-Venezia. Poi il grattacielo l’ha deciso Ghigo (Enzo, FI, governatore piemontese dal 1995 al 2005, ndr) e l’ha continuato la Bresso (Mercedes, presidente dal 2005 al 2010)
Perché dal 2012 non avete più fatto il Giro della Padania?
Perché non abbiamo più i soldi, proprio perché non c’entriamo niente coi partiti. Ho i soldi per tenere su una squadra di dilettanti. È stata una bella idea, se avessimo le risorse sarebbe bello ripeterla.